Ripartire dal lavoro e con il lavoro. Altrimenti, non ci può essere ripresa economica e ricostruzione. I lavoratori della Svila, azienda che produce dal 1974 pizze surgelate ora di proprietà americana dopo la cessione fatta dall’ex presidente della Roma che occupa un centinaio di addetti, della Vissana salumi, della Nerea di Castel Sant’Angelo sul Nera lo hanno ribadito oggi con forza alla segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, ai rappresentanti della Regione Marche, della Protezione civile, presenti anche i sindaci di Visso, Pievetorina, Pievebovigliana,Castel Sant Angelo sul Nera, Ussita e Muccia, realtà dove il sisma ha fatto sentire la sua forza.
Sono 122 i comuni colpiti. La presenza della Cisl a fianco delle popolazioni colpite si è fatta sentire, anche con aiuti concreti come la raccolta dei fondi per assicurare un sostegno concreto ai cittadini che hanno perrso la casa, il lavoro o un’attività economica.
Annamaria Furlan, intervenendo al Consiglio Generale delle Marche, convocato a Recanati, parlando della ricostruzione ha ribadito la necesssità che essa riparta dai luoghi di lavoro e dalle scuole, riportando al centro le scelte le persone. “Dobbiamo investire - ha aggiunto la segretaria generale della Cisl – sulle zone colpite dal sisma e ripartire dal lavoro, dalle fabbriche che devono riprendere le loro attività. Così come i cittadini e le cittadine devono restare nel loro territorio. E solo il lavoro radica le persone”.
Secondo i dati resi noti dalla Cisl marchigiana le attività produttive rese inagibili sono 1037 di cui 970 nel Maceratese, 26 nel Fermano, 37 nel Piceno e 4 nell’Anconetano. L’area colpita ha un vocazione fortemente zootecnica, con una popolazione anime composta da 12 mila bovini, 35 mila ovini, 17 mila suini ed un milione di capi avicoli. Le stalle dichiarate inagibili sono 207, di cui 110 nel Maceratese, 9 nel Fermano, 34 nel Piceno, 54 nell’Anconetano.
(Domani su Conquiste Tabloid reportage a cura di Luca Tatarelli)