Funzioni centrali, Funzioni locali, Sanità e Istruzione e ricerca. È la nuova mappa del pubblico impiego proposta nella bozza presentata ai sindacati dall’ Aran, l’agenzia che rappresenta il governo nei negoziati. Le parti sono riunite da stamattina per definire l’intesa.
Entro il termine perentorio di 30 giorni dalla data di sottoscrizione dell’accordo sui comparti del pubblico impiego "le organizzazioni sindacali possono dar vita, mediante fusione, affiliazione o in altra forma, ad una nuova aggregazione associativa cui imputare le deleghe delle quali risultino titolari". È quanto si legge nella bozza proposta dall’ Aran ai sindacati. "In via eccezionale - si legge sempre nella bozza - la ratifica congressuale, se statutariamente prevista, può intervenire ed essere inviata all’ Aran entro e non oltre il termine perentorio di 120 giorni dalla data di sottoscrizione dell’accordo".
Nuovi comparti, che da undici vengono portati a quattro, e nuovo format all’interno di ciascun contratto. "Fermo restando l’unicità dei contratti collettivi di comparto o di area del pubblico impiego per salvaguardare alcune professionalità è possibile un’articolazione in parte comune e in una o più parti speciali o sezioni dirette a regolare alcuni peculiari aspetti del rapporto di lavoro". È quanto si legge nella bozza di accordo sui comparti presentata all’ Aran dai sindacati, ma la trattativa è ancora in corso e quindi potrebbero essere apportate correzioni al testo. Sul punto comunque la proposta avanzata dall’ Aran riprende quanto già messo in evidenza dall’atto di indirizzo del ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia.