I lavoratori pubblici non hanno intenzione di aspettare la sessione autunnale di bilancio per ottenere - dopo 6 anni e una sentenza della Consulta - il rinnovo contrattuale. La trattativa deve partire a settembre. E' questo il messaggio che arriva da Roma, dove si è svolta la manifestazione nazionale del pubblico impiego. Non basta la passerella in piazza del ministro Madia, sottolineano i segretari generali di Fp Cgil (Rossana Dettori), Cisl Fp (Giovanni Faverin), Uil Fpl (Giovanni Torluccio) e Uilpa (Nicola Turco) , "è ora di aprire un tavolo di trattativa per il rinnovo dei contratti pubblici".
In una piazza bardata di ombrelloni, a sottolineare come i sindacati siano pronti da subito al rinnovo del contratto, anche a ferragosto, Cgil Cisl e Uil del pubblico impiego chiedono atti formali e concreti: lo stanziamento delle risorse per il rinnovo, l'atto di indirizzo all'Aran e l'avvio delle trattative per i rinnovi contrattuali. E un tavolo di confronto sulle tante vertenze aperte nel settore pubblico.
Il tutto, sottolineano i leader sindacali delle categorie, “con la consapevolezza, e contro l'eccesso legislativo, che solo attraverso la contrattazione, il reciproco riconoscimento e le buone relazioni sindacali è possibile cambiare la Pa, come noi vogliamo, migliorando i servizi e valorizzando i lavoratori". Con la manifestazione di oggi, la mobilitazione continua. Se a breve il Governo non assumerà atti formali, avvertono i sindacali, "metteremo in campo altre e più incisive azioni. Il contratto è un diritto e noi pretendiamo che venga rispettato”.
( 29 luglio 2015 )