Cisl e Cgil pubblico impiego lanciano l'allarme sul rinnovo del contratto per i dipendenti della Sanità: "Non c'è la garanzia di risorse, perché il Governo scarica sui bilanci delle Regioni i costo del contratto per i lavoratori delle Asl, circa 600 mila persone. In legge di Stabilità - spiegano - infatti non è indicato il finanziamento aggiuntivo a valere sul Fondo Sanità. Quindi mancano le risorse necessarie per rinnovo". A sollevare la questione i segretari generali di Fp Cgil, Rossana Dettori, e di Cisl Fp, Giovanni Faverin, in occasione dell'attivo dei lavoratori di Roma e Lazio al Campidoglio, in vista della manifestazione di sabato 28 novembre, per chiedere, insieme a "28 federazioni" il 'contratto subito', slogan della protesta.
Tra i problemi sottolineati dai due sindacalisti, "oltre all'elemosina" dello stanziamento presente in Legge di Stabilità per i pubblici, c'è anche una "discrepanza: se per le funzioni centrali è indicata la cifra non è così per il personale degli enti locali e della sanità, per cui c'è il rinvio a un decreto, con i costi che gravano sui bilanci degli enti locali e, per la prima volta, sulle Regioni, dato che nel fondo sanità non ci sono le risorse aggiuntive da destinare a questa voce". Insomma anche la sanità sarà al centro della mobilitazione, che in tutto porterà in piazza a Roma le rappresentanze di "584" diverse professioni, fanno sapere sempre i sindacati.