Il Campidoglio deve fornire garanzie sull'erogazione del salario accessorio spettante ai lavoratori del Comune di Roma. Altrimenti, non solo verra' confermato lo sciopero generale dei 24mila dipendenti capitolini (gia' proclamato dai sindacati confederali per il prossimo 27 gennaio) ma scattera' una class action per ottenere il pagamento di quanto "verra' indebitamente tagliato dalle buste paga di gennaio". Questa la posizione con cui i rappresentanti sindacali si presenteranno oggi, alle 17, all'incontro con il commissario straordinario di Roma Capitale, Francesco Paolo Tronca. Dal quale "ci aspettiamo di avere rassicurazioni sul pagamento dei soldi che indebitamente verrebbero sottratti ai lavoratori nelle buste paga di gennaio", anticipa il coordinatore delle Rsu del Campidoglio, Giancarlo Cosentino della Cisl Fp, ricordando che "si tratta del compenso spettante per prestazioni gia' fornite dai dipendenti". Le risorse ci sono, "perche' il fondo da 157 milioni di euro e' iscritto a bilancio ma, secondo l'amministrazione, non puo' essere erogato per le note questioni di legittimita' sollevate dal Mef", afferma il sindacalista, annunciando: "qualora non vengano sbloccati i pagamenti, lo sciopero di fine gennaio sara' inevitabile cosi' come sara' certa una class action da parte dei dipendenti capitolini". Ieri Cosentino ha ricevuto dalle altre Rsu il mandato a proclamare lo stato di agitazione e l'eventuale sciopero generale. Il 20 gennaio e 21 gennaio sono fissate le assemblee sindacali, che si svolgeranno per tre ore al mattino e altre tre nel pomeriggio: la prima sara' riservata agli agenti della Polizia lcale mentre, il giorno seguente, si riuniranno i dipendenti della scuola e gli amministrativi.