“La Cisl non rappresenta né i furbetti né gli assenteisti. Sono comportamenti che non si possono giustificare soprattutto se pensiamo che in questo Paese ci sono tre milioni di disoccupati. Ma tocca anche ai dirigenti esercitare il proprio ruolo. E ci sono degli antidoti a questi comportamenti, che si chiamano formazione e partecipazione. Per questo la materia va affrontata anche nei contratti”. Così la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, attraverso un’intervista al Messaggero interviene nel dibattito riacceso dai dati della Ragioneria Ragioneria generale dello Stato sulle assenze degli statali. Il tema è anche al centro dell'attenzione del governo che ha annunciato, entro febbraio, un decreto che renderà la vita dura ai “furbetti” del week end e per le assenze di massa. Novità anche sui licenziamenti più rapidi per chi effettua abusi.
Anche i nuovi contratti, così prevede l'accordo del 30 novembre tra sindacati e governo, dovranno "contrastare fenomeni anomali di assenteismo". Il meccanismo dovrebbe essere quello dei premi ai virtuosi.
Ed è proprio dal contratto che la segretaria generale della Cisl sollecita il governo a ripartire. “Ci sono le condizioni per partire subito e noi chiediamo al governo di farlo", afferma Furlan. "L'obiettivo di una pubblica amministrazione funzionante è dare servizi ai cittadini ma anche andare incontro alle imprese sul territorio. Con una macchina efficiente si può combattere davvero la corruzione. Per questo servono flessibilità e produttività e noi siamo pronti a parlarne: questi obiettivi non si raggiungono solo con le leggi ma appunto con la contrattazione".
(Approfondimento domani su Conquiste Tabloid)