Tra governo e sindacati del pubblico impiego è scontro aperto. L’incontro di stamattina sulla mobilità viene definito deludente dalle sigle di categoria (articolo di Ilaria Storti stasera su Conquiste tabloid), mentre per il prossimo 11 aprile è stata già annunciata una grande manifestazione dei lavoratori delle province. “Questo è il governo della disoccupazione, altro che riforme. Nessuna garanzia per i precari, sovrannumeri senza progetto di ricollocamento, salari accessori a rischio e pensionamenti senza copertura. Dov’è la riorganizzazione dei servizi alle comunità locali? Dov’è la valorizzazione delle professionalità che servono a garantire sicurezza, scuole, servizi all’impiego, formazione professionale, trasporti, servizi culturali e sociali, ambiente e turismo. Di questo non c’è traccia”. E’ durissimo l’attacco della Cisl-Fp a Governo e Regioni rispetto al riordino delle amministrazioni locali. Riordino naufragato nel completo caos e lasciato alla mercè delle circolari interpretative del Ministero della Funzione pubblica.
“Non siamo contrari alle riforme, anzi siamo stati i primi a firmare con Governo, Regioni e Comuni l’accordo per costruire reti innovative di servizi territoriali. Ma di certo siamo contrari alla politica della disoccupazione. Il dramma è che il Governo fa la voce grossa con i lavoratori e poi cede su tutta la linea di fronte alle resistenze politiche e istituzionali: poltrone, interessi opachi, clientele elettorali. Una serie infinita di trucchi e trabocchetti ai danni di cittadini e lavoratori”.
“Qui l’unico progetto che vediamo è quello di tagliare la produttività a chi lavora, di mandare a casa i 2mila precari delle province e di lasciare nell’incertezza tutti i 52mila dipendenti. Noi non ci stiamo. Per questo, insieme a Cgil e Uil, sabato 11 aprile saremo in piazza a Roma con i lavoratori delle province e delle città metropolitane per dire basta giochi sulla pelle delle persone. Ripartiamo dai bisogni, dai servizi locali e dalla competenze che servono per la tenuta e lo sviluppo dei territori”.