Celebrazioni a Camere riunite per i 60 anni dalla firma dei Trattati di Roma. Una lunga standing ovation di deputati e senatori, stamane, ha concluso l’intervento, durato circa 20 minuti, del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nell’aula di Montecitorio.
Il capo dello Stato è intervenuto alla presenza dei presidenti delle Camere e del premier Paolo Gentiloni, in un emiciclo affollato da deputati, senatori e parlamentari europei, arrivati a Roma per l'occasione. Assenti i parlamentari della Lega Nord, che hanno deciso di manifestare in piazza.
Durante il suo discorso, il capo dello Stato è stato interrotto da diversi applausi. "Oggi l'Europa appare quasi ripiegata su sè stessa. Spesso consapevole, nei suoi vertici, dei passi da compiere, eppure incerta nell'intraprendere la rotta. Come ieri, c'è bisogno di visioni lungimiranti, con la capacità di sperimentare percorsi ulteriori e coraggiosi", ha detto il capo dello Stato, ricordando le prove alle quali l’Ue è chiamata a tenere testa: oltre a quella finanziaria e a quella migratoria, quelle ai confini orientale e mediterraneo dell’Unione e l’offensiva terroristica. Da qui - ha aggiunto Mattarella - “l’esigenza di rilanciare la sfida per una riforma dei Trattati; ineludibile, come ha osservato il rapporto del Comitato dei saggi presentato nei giorni scorsi alla Presidenza della Camera”.
"L'Europa - ha proseguito - non può permettersi di rinviare gli appuntamenti con la storia, quando essi si presentano, né possono prevalere separatezze e, tantomeno, amputazioni. Va, piuttosto, praticata e accresciuta la vicendevole responsabilità, la solidarietà nei benefici e negli oneri". "Costruire il futuro - ha evidenziato - richiede all'Italia e all'Europa ogni possibile risorsa, una straordinaria unità d'intenti e una solida fiducia nei valori fondanti del processo di integrazione. Non impossibili ritorni a un passato che non c'è più, non muri che scarichino i problemi sugli altri senza risolverli, bensì solidarietà fra Paesi, fra generazioni, fra cittadini che condividono una stessa civiltà".
Questi i principali appuntamenti istituzionali delle giornate di venerdì e sabato in occasione delle celebrazioni del 60esimo anniversario dei Trattati di Roma.
VENERDÌ 24 MARZO * 10.30 - 13.00 - Il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, i vice presidenti e i presidenti dei gruppi politici del Pe si recano in visita istituzionale a Norcia, dove incontrano le autorità locali e la società civile; * 18.00 - I leader dei 27 Paesi e delle istituzioni Ue si recano in Vaticano per l’udienza da Papa Francesco;
SABATO 25 MARZO * 9.00 - 9.55 - Arrivo dei capi di Stato e di governo e dei vertici delle istituzioni europee presso il Palazzo dei Conservatori in Campidoglio; * 10.00 - Inizio della cerimonia; * 11.20 - Firma della Dichiarazione di Roma da parte dei leader nella Sala degli Orazi e Curiazi; * 11.50 - Foto di famiglia; * 12.00 - 12.45 - Conferenza stampa a 5: presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, primo ministro di Malta Joseph Muscat (presidente di turno della Ue), presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker e presidente del Consiglio europeo Donald Tusk; * 13.00 - 14.30 - Colazione al Quirinale offerta dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella in onore dei capi di Stato e di governo e dei vertici delle istituzioni europee.
Tra gli altri appuntamenti, a margine delle celebrazioni, venerdì mattina, dalle 10.30 alle 13 presso l'Auditorium di Via Rieti a Roma, le delegazioni di Cgil, Cisl e Uil guidate dai leader Camusso, Furlan e Barbagallo, incontreranno il segretario generale della Ces e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali di alcuni Paesi europei.
Nel pomeriggio dello stesso giorno è programmato a Palazzo Chigi il summit sociale tripartito. E proprio in vista di questi appuntamenti, oggi la Cisl ha diffuso un manifesto in dieci punti sul futuro dell'Europa.
(Approfondimento domani su Conquiste Tabloid)