Nella vicenda della nave Aquarius che sarà accolta nelle prossime ore con ”un gesto di solidarietà e di grande buon senso” dalla Spagna nel porto di Valencia, ”non ci sono nè vincitori nè vinti. Ha perso tutta l'Europa". Ad affermarlo è la segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan.
"Come ha detto il cardinale Ravasi - osserva la leader del sindacato intervenendo al Consiglio generale della Cisl vicentina - accogliere donne, bambini, anziani che scappano dalle guerre, dalle persecuzioni e dalla fame è un dovere universale oltre che una questione di diritto umanitario".
Per Furlan, comunque, questa vicenda rappresenta ”una sconfitta della politica e dell'Unione europea”. ”Per contrastare l'immigrazione irregolare senza mettere a rischio la vita di centinaia di persone disperate che riescono a partire dalla coste africane - spiega - non serve chiudere i nostri porti, ma bisognerebbe cambiare i trattati europei e governare sul campo i flussi migratori, combattendo i trafficanti di uomini attraverso una politica di cooperazione internazionale". "È corretto - aggiunge - che il Governo italiano faccia sentire la propria voce a Bruxelles chiedendo agli altri paesi di farsi carico anche loro del dossier migranti. Ma - sottolinea la segretaria generale Cisl - è sbagliata una strategia isolazionista dell'Italia, così come è sbagliata la linea di altri paesi come l'Ungheria e la Polonia che hanno chiuso le loro frontiere, rifiutando ogni ricollocazione dei migranti. Sul tema dei migranti e del diritto all'accoglienza oggi è in gioco la stessa costruzione e sopravvivenza di un'Europa unita e solidale”. E il nostro paese, che dell'Europa è tra i fondatori, conclude Furlan, ”dovrebbe difendere quei valori culturali ed etici che sono stati alla base del progetto di costruzione dell'Europa economica ed in prospettiva anche politica”.