"L'Italia, con il suo apporto specie in tema di immigrazione, può contribuire a rendere questo appuntamento uno spartiacque, un punto di svolta e di cambiamento per l'Europa, in modo da contribuire a disegnare l'Europa che vogliamo e che intendiamo realizzare nel prossimo futuro". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che, in vista del Consiglio Ue di domani e venerdì, stamane è intervenuto a Montecitorio. "Siamo alla vigilia di un importante e delicato appuntamento e la nostra concentrazione è tutta sugli obiettivi che vogliamo portare a casa e per i quali da tempo stiamo lavorando con la massima concentrazione, notte e giorno”, ha rivendicato Conte. "Come sapete - ha aggiunto - abbiamo elaborato una proposta e domenica scorsa l'abbiamo presentata a Bruxelles nel pre-vertice europeo voluto proprio in vista dell'appuntamento di domani e dopodomani. E’ una proposta che punta ad offrire una regolamentazione puntuale e una gestione efficace dei flussi migratori anche dal punto di vista dell'interesse del nostro Paese e dei nostri cittadini". Per questo sarà "cruciale superare il trattato di Dublino, un regolamento che non va riformato ma superato”, ha sottolineato il premier, incassando gli applausi della maggioranza nell'emiciclo. "Va superato anche il criterio del 'Paese di primo arrivo', anche questo non è idoneo a gestire i flussi in modo efficace e sostenibile. Va infatti affermato il principio che chi sbarca in Italia (o in qualsiasi altro Paese di primo arrivo) sbarca in Europa. Questo principio lo ripeterò come un mantra", ha assicurato."L'ho detto nei miei primi incontri bilaterali di qualche settimana fa - prima a Parigi con il presidente francese Macron e poi a Berlino con la Cancelliera tedesca Angela Merkel - l'ho ripetuto al pre-vertice di domenica scorsa e lo ripeterò domani al Consiglio europeo. Le coste italiane, greche, spagnole, sono coste europee. Se davvero esiste un'Europa, l'Europa di Schengen, fondata sul binomio responsabilità-solidarietà, come dicono tutti a parole, allora questo criterio del 'Paese di primo arrivo' va superato", ha ribadito il presidente del Consiglio, aggiungendo che l’Italia è “ a favore, in linea di principio, a concentrarsi sulle nuove priorità di bilancio: migrazione e controllo delle frontiere, difesa e sicurezza, crescita e innovazione. Ma abbiamo bisogno di un aiuto più consistente e di espressioni di maggiore solidarietà da parte dell'Ue e di tutti gli Stati membri, in tutte le modalità che ho espresso".
(Approfondimento domani su Conquiste Tabloid)