Osserva il leader della Cisl Sbarra: ”L’escalation dei prezzi mette a rischio oltre un milione di posti di lavoro. Un incendio che va spento con un decreto di emergenza contro il carovita, seguito da una manovra che assicuri sostegni a imprese e famiglie, lavoratori e pensionati, riducendo fortemente le tasse e mettendo in campo una nuova cassa integrazione per le aziende che non licenziano. E poi bisogna cambiare la legge Fornero”. Per Sbarra ”è un fatto molto positivo che la leader di Fratelli d'Italia abbia riconosciuto il valore e l'importanza del dialogo con i corpi intermedi. La coesione sociale è indispensabile per affrontare questa fase difficile nella quale anche i governi più autorevoli non potranno fare a meno del contributo e della competenza delle parti sociali. Noi abbiamo un programma in 12 punti che abbiamo mandato a tutte le forze politiche e, naturalmente, anche alla Meloni, sapendo che per realizzare innovazioni stabili ed eque bisogna lavorare in un clima di concertazione e di corresponsabilità”.
Da parte sua il segretario generale della Cgil Landini definisce ”una cosa buona” le dichirazioni della Meloni e fa sapere: ”Non abbiamo alcuna intenzione di fare un’opposizione pregiudiziale ma vogliamo confrontarci nel merito. Ci confronteremo come abbiamo fatto con gli altri, valuteremo nel merito di quello che fa”.
Aggiunge il numero uno della Uil Bombardieri: ”Le premesse sembrano buone, noi abbiamo da sempre chiesto il dialogo sociale e il confronto come metodo per approcciare i problemi in un momento così drammatico nel nostro Paese , continuiamo a sostenere le proposte che abbiamo sostenuto anche nel precedente governo, abbiamo una situazione drammatica per quel che riguarda i lavoratori dipendenti e pensionati, la perdita del potere d'acquisto, il costo della vita”.
Sul fronte Confindustria, il presidente Bonomi insiste sui temi concreti: ”Nessuno oggi può fare previsioni realistiche sulla crescita e sugli effetti del rialzo dei prezzi dopo la scelta scellerata dei russi. Serve da parte del Governo una generale vasta convergenza sulle scelte, anche con le forze di opposizione. C'è bisogno di serietà, unità e responsabilità su energia e finanza pubblica”.
Ma cos’ha detto Giorgia Meloni nei giorni scorsi alla platea di Coldiretti ? ”Bisogna dare risposte immediate ed efficaci, restituire a questa nazione una strategia industriale e difendere gli interessi nazionali”. Le risposte ”efficaci e immediate”, chiarisce la premier in pectore ”a partire dal caro energia, perché una responsabilità prioritaria del futuro governo è capire come intervenire sui costi energetici in questo autunno”, dato che le soluzioni che può trovare l’Esecutivo uscente avranno efficacia solo tra qualche mese sul costo delle bollette”.
La bussola del centrodestra, spiega ancora Meloni, ”indica un concetto molto semplice: non disturbare chi vuole fare, chi vuole creare ricchezza, chi produce lavoro, chi vuole assumere. Usciamo da una legislatura nella quale si è detto che la povertà si poteva abolire con un decreto, che la crescita e la ricchezza si creavano con un decreto, non è così: la ricchezza in questa nazione la fanno le aziende con i loro lavoratori”.
Giampiero Guadagni