Lunedì 25 novembre 2024, ore 10:02

Politica 

Dl Aiuti, segnali di continuità 

Sblocco delle cessione del Superbonus e degli altri bonus edilizi, stretta sul reddito di cittadinanza con nuovi obblighi di accettazione delle offerte di lavoro, rinvio dei versamenti delle società sportive per assicurare maggiore liquidità anche alla Serie A, nuove regole sugli affitti brevi a Venezia per tutelare le isole e il centro storico della città. Sono alcune delle novità introdotte nel decreto Aiuti sui cui è arrivato il voto di fiducia dell’Aula della Camera. Il passaggio parlamentare ha alimentato la tensione tra Movimento 5 Stelle e Governo Draghi e anche all’interno del M5S stesso, con il presidente Conte alle prese nel difficile ruolo di mediatore tra l’anima governista e quella sempre più numerosa e agguerrita che spinge per abbandonare l’Esecutivo. La partita, anche dopo l’incontro tra Conte e Draghi, non è affatto chiusa. Anche perché il dl Aiuti è quello uscito dai lavori della Commissione, senza dunque avere accolto le richieste dei pentastellati.
Le nuove misure non comportano nuovi oneri rispetto ai quasi 17 miliardi stanziati dal Governo per gli interventi cuore del provvedimento: dal termovalorizzatore di Roma al bonus 200 euro in arrivo questo mese.
Il Governo non ha concesso nuove proroghe per il Superbonus 110% ma, venendo incontro alle richieste della maggioranza, ha ammesso che le cessioni, per le quali rimane il limite massimo di 4, allarghino il proprio raggio d'azione. La quarta potrà essere effettuata dalle banche a qualsiasi partita Iva diversa dal consumatore finale, quindi a chiunque eserciti attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale. La norma ha effetto retroattivo, con l'obiettivo di sbloccare i vecchi crediti rimasti incagliati e liberare capienza fiscale presso le banche.
Quanto al reddito di cittadinanza, le offerte da parte di datori di lavoro privati varranno come quelle avanzate attraverso i centri per l'impiego. Rispettando i meccanismi della congruità, faranno numero nel conteggio dei rifiuti che portano alla perdita dell'assegno. In pratica, dopo due no ad offerte congrue, d'ora in poi sia pubbliche che private, se si vorrà mantenere il reddito si sarà costretti necessariamente ad accettare. Con il terzo no infatti non si avrà più diritto al beneficio.
Il decreto da 7 miliardi approvato per contenere gli aumenti di luce e gas nel terzo trimestre è rientrato come emendamento. In tema energetico, è stato inoltre ampliato il golden power anche agli impianti geotermici, mentre è stata ulteriormente semplificata l'installazione di panelli solari a terra. Contro il caro-gasolio sono stati stanziati 23 milioni per il credito d'imposta per la pesca fino al prossimo 31 dicembre.
Il Comune di Venezia potrà individuare, con particolare riguardo al centro storico e alle isole, i limiti massimi e i presupposti per la destinazione degli immobili residenziali ad attività di locazione breve. L'obiettivo, è favorire gli affitti di lunga durata, la residenzialità nel centro storico tutelando il patrimonio storico-artistico e ambientale della città. Garantita attenzione sull’impianto siciliano di Priolo, in mano alla Isab, controllata dalla Lukoil e per questo potenziale vittima delle sanzioni, con l'istituzione di un apposito tavolo presso il ministero dello Sviluppo economico.
Comuni e Province potranno usare i proventi di multe e parcheggi per pagare le bollette di scuole, impianti sportivi e illuminazione pubblica. Gli avanzi di gestione 2020 e 2021 potranno inoltre essere utilizzati per finanziare tagli della Tari. Le città metropolitane in dissesto potranno peraltro aumentare l'addizionale Irpef e le tasse di imbarco, come già previsto dal dl, ma con un tetto, dello 0,4% (arrivando quindi ad un massimo dell'1,2%) nel primo caso e di 3 euro nel secondo. Infine, raddoppia a 120mila euro il limite per chiedere il pagamento delle cartelle in 10 anni, vale a dire in 72 rate, senza che si debba documentare la temporanea situazione di obiettiva difficoltà. Sale inoltre da cinque a otto il numero di rate non pagate dopo le quali si decade dal piano di rateizzazione, che non può essere rinnovato.
Giampiero Guadagni

( 7 luglio 2022 )

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