Pensieri e parole nel primo giorno di lavoro per il neo-ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio. Per le opere - quelle piccole, medie, grandi, comunque urgenti anche per rilanciare l'occupazione - valutazione possibili dal secondo giorno in poi. Per le omissioni, speriamo non sia mai il tempo. Soprattutto per quanto riguarda i rapporti con i sindacati. Rispondendo ai giornalisti, entrando nella sede del dicastero, Delrio ha assicurato che “la settimana prossima incontrerò i sindacati perché le vertenze si risolvono ragionando con i rappresentanti dei lavoratori”. La chiosa è forse ancora più significativa e va rilanciata a Palazzo Chigi: “Questa è la normalità”.
Quanto alle infrastrutture Delrio ha spiegato che lavorerà a stretto contatto con il presidente dell'autorità anti-corruzione Raffaele Cantone su tutte le grandi opere (a partire naturalmente da Expo e Mose) con l'obiettivo della trasparenza. La struttura tecnica di missione resta al ministero delle Infrastrutture, dove saranno portate anche le unità di missione della scuola e del dissesto idrogeologico che coordinava da Palazzo Chigi.
L'ex sottosegretario lascerà invece a Palazzo Chigi la delega sui fondi europei. Il Nuovo centrodestra ha cercato di ottenere per il suo nuovo ministro, che dovrebbe approdare agli Affari regionali, la gestione di quel dossier. Ma Renzi avrebbe già deciso di tenere sotto la responsabilità della presidenza del Consiglio i fondi Ue, con l'obiettivo di proseguire il lavoro avviato da Delrio per invertire una tradizione di sprechi.