Per lo ius soli, dopo la retromarcia forzata del governo, sarà davvero possibile riparlarne a settembre? In tanti se lo chiedono, compresa la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan. "Speriamo che come ha detto ieri il Presidente del Consiglio, Gentiloni, si tratti davvero solo di un rinvio e non di una resa incondizionata a tutti coloro che si oppongono al riconoscimento dello 'ius soli' con critiche strumentali e paure immotivate", si legge in una nota diffusa stamane da Via Po. La decisione del premier, giunta al termine di un estenuante braccio di ferro all'interno del governo (con i centristi sul piede di guerra), e sotto la pressione di una emergenza sbarchi senza precedenti, suona come una cocente sconfitta per il segretario del Pd, Matteo Renzi.
Plaude invece Angelino Alfano, che ha però assicurato il sì di Ap alla legge quando si arriverà al voto dopo una "discussione più serena senza mescolare dibattito a emergenza".
Tutt’altra reazione quella di Mdp e Sinistra Italiana, che hanno attaccato a testa bassa l'archiviazione della legge. Una scelta, a loro giudizio, frutto di una resa "alla destra" e ai "ricatti dei centristi". "Per noi - afferma Roberto Speranza, coordinatore di Mdp - lo ius soli è e resta una priorità. Ogni arretramento o rinvio è un errore. Soprattutto in questo momento. Nessun cedimento culturale alla propaganda della destra". "Ancora una volta - gli fa eco il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni - a vincere sono le ragioni di una cultura ipocrita e regressiva. Noi continueremo a batterci perché venga approvata al più presto una legge di civiltà". Canta vittoria il centrodestra che scende dalle barricate per esprimere "apprezzamento" nei confronti di Gentiloni.
"Bagno di realismo di Gentiloni, sconfitta politica di Matteo Renzi", sentenzia Renato Brunetta capogruppo di Fi alla Camera. Paolo Romani capogruppo Fi al Senato plaude alla "scelta capace di rasserenare il clima politico" e che "consentirà alle forze politiche un vero confronto sulle reali priorità ed emergenze del Paese". Anche la Lega, con il leader Matteo Salvini rivendica la "vittoria" per lo stop allo ius soli, e avverte: "Se ci riproveranno ci ritroveranno pronti". Festeggia la "vittoria" pure il partito di Giorgia Meloni, Fdi. Lo slittamento è "una vittoria dei prepotenti", protesta la fondazione Migrantes (Cei) con il suo direttore Giancarlo Perego, mentre, Unicef Italia, rassegnata, dice: "se abbiamo aspettato tanto possiamo aspettare un paio di mesi".