“Una legge che non mantiene ciò che promette, che si ferma a metà, non garantendo la svolta sulla partita del lavoro a tempo indeterminato ed inserendo invece elementi di forte attacco alla contrattazione in agricoltura, nel turismo e negli enti locali”: la Cisl boccia il Dl dignità, che oggi ha ottenuto il via libera definitivo dal Senato ed è diventato legge. “Il provvedimento - precisa Luigi Sbarra, segretario generale aggiunto della confederazione di via Po - presenta elementi in linea con quanto invocato dalla Cisl nella parte relativa alle delocalizzazioni, ma risulta deficitario nella materia lavoristica, dove la strada verso la vera equità resta ancora lunga e confusa per quanto concerne le misure sulla somministrazione e sulla scuola. Pesa l’occasione persa sull’incentivazione del lavoro stabile, con l’abbattimento del costo del lavoro e del cuneo fiscale. Male anche la mortificazione della contrattazione decentrata nella gestione delle causali per i rapporti a termine”. “Ma - aggiunge Sbarra - il colpo più forte arriva con l’estensione dell’applicabilità dei voucher in comparti stagionali come il primario: un duro attacco alle tutele di centinaia di migliaia di lavoratori che, come dimostrano le drammatiche cronache di queste ore, hanno oggi più che mai bisogno di protezione e copertura contrattuale”.
Insomma, la Cisl vede “poche luci e molte ombre per un provvedimento che nasce con il ’peccato originale’ di non essere stato debitamente concertato con le parti sociali”.
Ancora più critiche le associazioni delle imprese, da Confcommercio a Confinduztria, alla Cna, che accusano i partiti della maggioranza di governo di non aver tenuto conto delle loro osservazioni e proposte alternative. Ma c’è anche chi, come Sei Toscana, azienda di gestione del servizio rifiuti nella parte sud della regione, ha colto la palla al balzo per liberarsi di oltre 400 lavoratori, sostenendo che non possono essere stabilizzati proprio per colpa del decreto dignità. A denunciarlo è stato Pierluigi Ballerini, segretario generale Fit Cisl senese, al termine dell’incontro oggi tra l’azienda e le organizzazioni sindacali. ”Per adesso gli interinali rimarranno a lavoro attraverso le chiamate delle agenzie interinali - ha osservato Ballerini - ma un domani, dopo il consiglio di amministrazione del 31 agosto che varerà il nuovo piano industriale e indicherà i tempi delle esternalizzazioni di alcuni servizi, rischiano di perdere contratto e lavoro”.
Ma ecco le principali misure del nuovo testo del decreto.
BONUS PER ASSUNZIONI STABILI - Prorogato nel biennio 2019-20 il bonus assunzioni al 50% dei contributi fino gli under 35 (non solo per gli under 30 come previsto dalle vecchie norme). Lo sconto vale per tre anni, tetto massimo 3.000 euro. Dovrebbe favorire 62mila nuove assunzioni nel biennio.
PIÙ ASSUNTI A CENTRI IMPIEGO: le Regioni dovranno dedicare una quota delle loro nuove assunzioni a rafforzare gli organici.
CONTRATTI A TERMINE PIÙ CORTI E COSTOSI, TORNANO CASUALI: massimo 24 mesi per il tempo determinato, dopo i primi 12 vanno indicate le causali, senza il contratto diventa automaticamente stabile. Ogni rinnovo a partire dal secondo ha un costo contributivo aggiuntivo dello 0,5%, escluso il lavoro domestico. Ridotte da 5 a 4 le proroghe. La stretta vale anche per i contratti a termine in somministrazione, esclusi i portuali.
PERIODO TRANSITORIO FINO AL 31 OTTOBRE - La stretta non si applicherà subito anche ai contratti in corso, ma scatterà da novembre. Fino al 31 ottobre rinnovi e proroghe di contratti in corso potranno essere firmati secondo le vecchie regole.
SALE INDENNITÀ LICENZIAMENTO, ANCHE CON CONCILIAZIONE: In caso di licenziamento illegittimo le indennità passano da a minimo di 6 a un massimo di 36 mensilità. Ok a una modifica che aumenta l’indennità anche in sede di conciliazione (3-27 mesi).
VOUCHER FINO A 10 GIORNI, ANCHE PER GLI ALBERGHI - esteso a piccoli alberghi e strutture ricettive del turismo fino a 8 dipendenti (non più 5) l’utilizzo dei nuovi voucher, di durata massima 10 giorni, anzichè 3. Come già previsto potranno essere utilizzati come forma di pagamento per il lavoro di pensionati, disoccupati, studenti fino a 25 anni e percettori di forme di sostegno al reddito. Semplificato l’utilizzo per l’agricoltura.
A CHI DELOCALIZZA MULTE DA 2 A 4 VOLTE I BENEFICI: sanzioni da 2 a 4 volte i benefici per le aziende che hanno ricevuto aiuti di Stato che delocalizzano le attività prima che siano trascorsi 5 anni dalla fine degli investimenti agevolati. Anche il beneficio andrà restituito con interessi maggiorati fino a 5 punti. Meccanismo di ’recapture’ per l’iperammortamento in caso di delocalizzazione o cessione degli investimenti. Scatta la revoca anche per gli aiuti legati a impatti occupazionali davanti a un taglio del 50% dei posti di lavoro.
GIOCO COME SIGARETTE, NUOCE A SALUTE E SERVE TESSERA - Logo ’no slot’ per chi elimina le macchinette, tessera sanitaria obbligatoria per giocare, come per le sigarette, e scritta, anche sui Gratta e Vinci, “il gioco nuoce alla salute”. Tra le novità anche un maggiore aumento del Preu per finanziare il bonus assunzioni.
INTERVENTI LIGHT SU SPESOMETRO E SPLIT PAYMENT: stop al trattenimento diretto dell’Iva da parte dello Stato per i professionisti. Il calo del gettito è coperto sempre dal rincaro del Preu sui giochi e da fondi Mise e Mef. Rinviate le scadenze dello spesometro. Entra nel decreto anche il rinvio dell’obbligo di fattura elettronica per i benzinai al primo gennaio.
STOP ALLO SCOPO DI LUCRO NELLO SPORT DILETTANTISTICO - Il dl cancella la disciplina voluta dall’ex ministro Lotti con l’ultima legge di bilancio che consentiva di esercitare lo sport dilettantistico anche a scopo di lucro.
SCUOLA REGOLARE CON MAESTRE DIPLOMATE - Le maestre con diploma magistrale ante 2001-2002 potranno comunque insegnare, a dispetto dello stop arrivato dal Consiglio di Stato. La norma originaria viene modificata prevedendo la proroga dei contratti fino al 30 giugno 2019 (con la trasformazione però a tempo determinato anche dei contratti stabili) e un concorso straordinario. Eliminato il limite di 36 mesi per i precari.
COMPENSAZIONE CREDITI-DEBITI ANCHE QUEST’ANNO - Con un emendamento a firma Baldelli (FI), è stata concessa a imprese e professionisti la possibilità anche nel 2018 di compensare le cartelle esattoriali con i crediti fiscali con la p.a.