Entro la settimana il Governo dovrebbe varare il decreto per la restituzione delle somme dovute per la mancata perequazione delle pensioni superiori a tre volte il minimo per gli anni 2012-2013.l
L’obiettivo del Governo, comunque, è quello di ridurre l’impatto dell’operazione evitando di pagare tutto a tutti.
E pare dunque confermarsi l’ipotesi di adottare un sistema a scagloni di reddito con rimborso parziale della mancata indicizzazione a percentuali decrescenti all’aumentare del reddito per i trattamenti fino a sei o sette volte il minimo.
Il rispetto del criterio di progressività, indicato dai giudici della Consulta verrebbe così garantito: piena indicizzazione per le pensioni fino a 1.500 euro circa e poi a calare per scaglioni di assegni, fino ad annullarsi per i trattamento superiori a sei volte il minimo.
Verrebbero quindi modificate al ribasso le percentuali di indicizzazione previste dal Governo Letta che assicuravano un adeguamento al 95% per i trattamenti tra 1.500 e 2.000 euro, al 75% tra i 2.000 e i 2.500, al 50% tra i 2.500 e i 3.000 euro e al 45% oltre i 3.000 euro (sei volte il minimo).