Spiega il segretario confederale Cisl Ganga: “Abbiamo proseguito il confronto tecnico sulla richiesta dei sindacati di istituire una pensione contributiva di garanzia per i giovani e in generale per chi ha iniziato a lavorare dal 1996”. Queste persone “oggi non hanno diritto all'integrazione dell'importo e rischiano concretamente pensioni assolutamente insufficienti e ciò può accadere anche se hanno lavorato per vari anni e si sono dimostrate attive nella ricerca del lavoro. I dirigenti del ministero del Lavoro, dell'Economia e della Presidenza del Consiglio presenti hanno dato la disponibilità ad approfondire le modalità che consentano di valorizzare questi periodi a fini pensionistici. Ora è necessario fare una serie di valutazioni per provare a definire le platee e individuare le modalità per certificare correttamente i periodi di discontinuità lavorativa, di formazione e di lavoro di cura. A questo seguiranno le valutazioni economiche dell’eventuale misura previdenziale. Si è trattato di un incontro abbastanza positivo, anche se ancora interlocutorio dal momento che sono necessari numerosi approfondimenti”. Confronto iniziato anche sulla previdenza complementare. La Cisl ha ribadito che deve essere “sostenuta e sviluppata rendendola accessibile a tutti i lavoratori e le lavoratrici, a prescindere dal contratto di lavoro. In particolare è necessario incentivare l'iscrizione ai fondi pensione da parte dei giovani. Purtroppo l'importanza della previdenza complementare è spesso sottovalutata e troppi non ne conoscono i vantaggi. Si è quindi chiesto da un lato un nuovo semestre di silenzio-assenso per la destinazione del Tfr accompagnato però da una forte campagna istituzionale di informazione, dall'altro una fiscalità che effettivamente incentivi l'iscrizione e favorisca gli investimenti in economia reale italiana da parte dei fondi pensione. La prossima riunione è stata fissata il 3 febbraio”.
Da parte sua il segretario confederale della Uil Proietti sottolinea che dal Governo è arrivata anche la disponibilità a “valorizzare la maternità ai fini previdenziali e per l'anticipo pensionistico”.
Soddisfatta dell'andamento degli incontri anche la Cgil. Il segretario confederale Ghiselli registra “un avanzamento del confronto con il Governo su una misura previdenziale di garanzia per i giovani e sulla previdenza complementare”. Il Governo ha dichiarato la volontà di assumere come oggetto di approfondimento la valorizzazione dei periodi di disoccupazione, maternità, formazione certificata e bassa retribuzione come i part time", aggiunge. Con il governo i sindacati hanno anche convenuto "sulla necessità di valutare con attenzione le platee interessate a questi fenomeni di fragilità per poi definire il modello d'intervento e la misura del sostegno".
La prossima riunione è stata fissata il 3 febbraio. Il 7 febbraio il confronto politico tra il ministro Andrea Orlando e i segretari generali di Cgil Cisl e Uil.
Giampiero Guadagni