Altro che pensioni d’oro. Secondo l’ultimo’osservatorio Inps, all’inizio del 2017 risultano in essere 18.029.590 pensioni (escluse gestioni dipendenti pubblici ed ex Enpals), il 63,1% delle quali ha un importo inferiore a 750 euro. Questa percentuale per le donne raggiunge il 76,5%.
All’inizio dell’anno le pensioni vigenti sono dunque 18.029.590, di cui 14.114.464 di natura previdenziale, derivanti cioè da un effettivo versamento di contributi, mentre la differenza è costituita dalle prestazioni di natura assistenziale, vale a dire invalidità civile, pensioni sociali e assegni sociali, erogate a chi si trova in una situazione di invalidità o di basso reddito. In totale, sono 11.374.619 le pensioni con importo inferiore a 750 euro: di queste, solo il 44,9% (5.106.486) beneficia di prestazioni legate a requisiti reddituali bassi, quali integrazione al minimo, maggiorazioni sociali, pensioni e assegni sociali e pensioni di invalidità civile.
Nel 2016 sono state liquidate 1.048.096 pensioni, delle quali oltre la metà (53,2%) di natura assistenziale, per un importo totale pari a 9,4 miliardi di euro.
Negli ultimi cinque anni il numero delle pensioni è diminuito nel complesso del 2,7%. In particolare, a partire dal 2013 si assiste ad una inversione di tendenza: mentre da gennaio 2004 a gennaio 2012 il numero delle pensioni è aumentato mediamente dello 0,7% annuo per un complessivo 6,1%, negli ultimi cinque anni è iniziato a decrescere mediamente dello 0,6% annuo, con un calo complessivo del 2,7%.
Fino al 2014 il rapporto fra l’importo complessivo annuo delle pensioni e il Pil ha registrato un andamento crescente, con valori che sono andati dal 9,5% del 2004 all’11,8% del 2014. Da tre anni, invece, come emerge dalle tabelle Inps, si assiste ad una inversione di tendenza che ha visto il decrescere di questo indicatore all’attuale 11,3% (era 11,7% nel 2015 e 11,6% nel 2016). All’inizio del 2017 la spesa complessiva viene indicata in 193,1 miliardi di euro, considerando però solo i titolari di pensione residenti in Italia. In valori assoluti l’importo complessivo annuo è in crescita.
(Approfondimento domani su Conquiste Tabloid)