La Cisl respinge il tentativo del Governo di sovrapporre la questione esodati e Opzione donna, che vanno risolte subito, con quella della flessibilità del pensionamento da inserire nella legge di stabilità. ”Il Governo non può confondere i termini della discussione, facendo il gioco delle tre carte su esodati, opzione donna e flessibilità pensionistica”, ha detto la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, dopo le audizioni dei ministri dell’Economia Padoan e del Lavoro Poletti nelle le commissioni riunite Bilancio e Lavoro di Camera e Senato. ”Il premier Renzi - ha aggiunto - faccia chiarezza, perchè in gioco c’è il destino di tante famiglie”. ”È vero - spiega Furlan - che per quanto riguarda la flessibilità nell’accesso al pensionamento vanno trovate nuove risorse. Ma - sottolinea - nel caso degli esodati e dell’opzione donna si tratta di confermare gli impegni già assunti in passato ed utilizzare i risparmi delle precedenti salvaguardie, come già si è fatto l’anno scorso con la sesta salvaguardia. Confondere i termini della questione significa solo lasciare in una situazione di incertezza oltre 50 mila famiglie, allargando l’area del disagio sociale e non affrontare la correzione della legge Fornero che si rende indispensabile per dare risposte al mondo del lavoro ed alle imprese”. Dunque, rimarca la leader della Cisl, ”bisogna fare chiarezza ed assumersi la responsabilità di risposte improrogabili che il Paese attende. Per questo ci aspettiamo che sia il presidente del Consiglio Renzi ad esprimere una linea chiara, indicando i provvedimenti che il Governo intende assumere sulla vicenda degli esodati e dell’opzione donna, in modo da rassicurare tante lavoratrici e tanti lavoratori, dando risposte certe anche sulla flessibilità in uscita oggi ancora più necessaria per favorire lo scambio tra giovani ed anziani nei posti di lavoro”.
“Le risposte del Governo - afferma il segretario confederale Cisl Maurizio Petriccioli al termine del terzo presidio organizzato da Cgil Cisl e Uil ieri a Roma nei pressi della Camera a sostegno della vertenza esodati/donne - sono ancora insufficienti ed evasive perché anche oggi non sono state indicate con chiarezza le soluzioni ai problemi degli esodati e per l'opzione donna e per questo l'iniziativa del sindacato continua”. ”I nodi da sciogliere con la legge di stabilità saranno molti e per questo - ha aggiunto - chiedevamo che le vertenze esodati e opzione donna venissero risolte prima. Mettendo tutto nello stesso calderone- ha concluso Petriccioli - il Governo tradisce gli impegni già assunti in passato con le parti sociali e con lo stesso Parlamento, che aveva istituito il fondo per gli esodati.
"La battaglia sulla flessibilità oltre che il cambio della Legge Fornero è una delle prime battaglie per ricreare occupazione", ha aggiunto oggi a Termoli, Ermenegildo Bonfanti, segretario nazionale della Fnp-Cisl all'assemblea organizzativa del sindacato a Termoli. "Sulla flessibilità credo che noi dobbiamo certamente garantire i diritti di quei lavoratori - ha proseguito -. Quando penso ad un edile che a 70 anni deve andare su una gru di 50 metri mi vengono i brividi. Quando penso anche ad una professoressa che a 70 anni deve accudire i bimbi di 2 anni, mi vengono i brividi alla stessa maniera ma per l'insieme di una follia di questo genere". "Non focalizziamoci solo ed esclusivamente sui diritti di quelli che ci sono già - ha sottolineato - ma noi dobbiamo far capire al Paese che la nostra battaglia sulla flessibilità in uscita è la battaglia per creare posti di lavoro per i giovani perché sennò succede come con la non-autosufficienza, il Paese non ci viene incontro e pensa che anche la non-autosufficienza come la flessibilità sia la difesa dei soliti noti a quelli che sono già garantiti. Non è così. Bisogna avere i cittadini con noi su una battaglia che certamente parte dai diritti dei lavoratori e dei pensionati, ma che diventi il problema dell'intero gruppo di cittadini altrimenti si rischia che siano sempre battaglie vissute come la casta".
F.Gagl.