Un taglio agli investimenti e a 30.000 posti di lavoro entro il 2020, due terzi dei quali negli stabilimenti tedeschi: è questo il cuore del piano per il futuro di Volkswagen, frutto dell'accordo con il consiglio di fabbrica, presentato stamane a Wolfsburg dal presidente del gruppo Herbert Diess. Vw investirà invece 3,5 miliardi di euro nell'elettromobilità e nella digitalizzazione, con 9.000 posti di lavoro nuovi nel settore del software. "Ristrutturiamo in modo radicale Vw per renderla pronta al grande cambiamento che affronterà il settore dell'auto", ha aggiunto Diess.
Il piano, concordato con i sindacati, rappresenta la risposta alla crisi creata dal dieselgate, lo scandalo sulle false emissioni di 11 milioni di auto diesel VW, scoppiato nel settembre del 2015 e che ha messo in ginocchio il gruppo tedesco.
Volkswagen si impegna a non forzare sui licenziamenti fino al 2025. Il piano di risparmi sarà concentrato in Germania dove sono previsti 3 miliardi di taglio ai costi ed i restanti 700 milioni nel resto delle attività del gruppo tedesco.
L'intero gruppo Volkswagen occupa 624.000 addetti, 282.000 dei quali in Germania. Il taglio dei 30.000 posti di lavoro sarà accompagnato da ammortizzatori sociali come il prepensionamento progressivo.
"Con il patto per il futuro è stata evitata una ristrutturazione incontrollata di Vw", ha detto il capo del consiglio di fabbrica Bernd Osterloh sottolineando che la salvaguardia del lavoro a lungo termine può essere assicurata solo con una solida base dell'azienda. "Volkswagen è in una situazione difficile", ha ammesso, sottolineando l'importanza dei meccanismi sociali come il prepensionamento progressivo. "La svolta verso l'elettromobilità permetterà di sviluppare negli stabilimenti tedeschi le auto elettriche", ha concluso Osterloh, dicendosi certo che la scelta per l'elettromobilità garantirà nuovi posti di lavoro e che Vw sarà protagonista delle trasformazioni che stanno investendo il mondo dell'auto.
(Approfondimento domani su Conquiste Tabloid)