Venerdì 22 novembre 2024, ore 17:50

Strasburgo 

Von der Leyen: ”L’ Ue ha agito unita contro la pandemia” 

L'emergenza Covid e i vaccini, i primi stanziamenti sul Recovery fund e gli obiettivi per il futuro. Ma anche il rispetto dello stato di diritto senza dimenticare le grandi emergenze internazionali, a partire dall'Afghanistan. Sono i temi che la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha affrontato nel suo secondo discorso sullo Stato dell'Unione 2021 al Parlamento europeo a Strasburgo ieri mattina.
"Se rifletto sull'anno passato e sullo Stato dell'Unione vedo una forte anima in tutto quello che facciamo", ha detto la presidente Ursula von der Leyen. "Nella principale crisi sanitaria mondiale ci siamo uniti per garantire a tutti gli angoli d'Europa di avere dei vaccini salvavita e abbiamo proceduto con Next generation Eu e con il Green deal" - ha aggiunto. "Un anno fa non ero in grado di dire se e quando avremmo avuto un vaccino contro il Covid efficace", ha ricordato von der Leyen.
"Oggi l’Unione è leader mondiale con il 79% di popolaizone vaccinata. Oltre alle dosi garantite ai nostri Paesi membri abbiamo distribuito 700 milioni di dosi in 130 paesi: siamo l’unica regione del mondo ad averlo fatto". Il lavoro si dpvrà fare verso un'unione europea sanitaria è un grande passo avanti: quando si agisce insieme si è più rapidi. "C’è ancora molto dolore nella nostra società, ci sono cuori che non riusciremo a curare e un tempo che non potremo restituire ai nostri giovani, ha detto von der Leyen. "I nostri giovani danno significato all’empatia. Credono che abbiamo una responsabilità sul Pianeta. Hanno attesa per il futuro, quindi hanno anche cura. L’Europa sarà più forte se assomiglierà alla nostra prossima generazione”. Secondo la presidente durante il Covid sono stati chiesti sacrifici enormi ai giovani, dalla didattica a distanza alla privazione della socialità. "Per questo vogliamo proporre il 2022 come anno per i giovani", ha affermato.
Poi l’Afghanistan. "Stiamo al fianco degli afghani. Dobbiamo fare di tutto per evitare il rischio di una grande carestia e di un disastro umanitario", ha affermato la presidente, ricordando le donne afghane e chiunque oggi è costretto a nascondersi. "Penso a quelle donne che oggi rischiano la loro vita, come le giudici che hanno mandato in carcere le persone che oggi le minacciano". Ma "fino a quando non troveremo un terreno di intesa sulle migrazioni i nostri detrattori continueranno ad attaccarci", ha messo in guardia von der Leyen. "Serve un nuovo patto per la migrazione e l’asilo, per gestire le nuove fattispecie che ci troviamo ad affrontare. Sappiamo che possiamo trovare un momento d’intesa: è arrivato il momento per creare una politica comune per la migrazione. Si tratta di una questione di fiducia". L'Unione sarà sempre all'altezza di proteggere i "più vulnerabili". Nonostante ci siano posizioni solide e inamovibili sull'immigrazione, "credo che gli europei saranno d'accordo nel combattere l'immigrazione illegale" così come concorderanno nell'accogliere "chi ha bisogno e contribuisce alla nostra crescita". Poi un passaggio sulla difesa comune: "Lavoriamo con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg su una nuova dichiarazione congiunta che sarà presentata prima della fine dell'anno. Dobbiamo investire nella nostra partnership. Ma questa è solo una parte dell'equazione. Dobbiamo fare di più da soli sulla difesa europea". delusa la ila Ces, la Confederazione europea dei sindacati, con qualche eccezione: "Accogliamo con favore il riconoscimento di Ursula von
der Leyen al fatto che la risposta basata sull'austerità alla crisi finanziaria fu un errore e il suo impegno a rivedere le politiche economiche dell'Ue. Il Next Generation EU è un passo nella giusta direzione. Ma l'Europa è ancora lontana dalla realizzazione dell'economia sociale di mercato di cui ha parlato oggi". Per la Ue, però, grande importanza avrà la lotta al lavoro forzato: "Fare affari nel mondo è positivo, è un bene ed è necessario ma non può essere fatto a spese della dignità e delle libertà individuali. Proporremo un divieto di vendita di questi prodotti. I diritti umani non sono in vendita, a nessun prezzo", ha detto in chiusura von der Leyen al Parlamento di Strasburgo.

Rodolfo Ricci

( 15 settembre 2021 )

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