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Venezuela, appello dei sindacati Cisl e Cfdt contro le violenze

Venezuela prigioniero delle violenze, mentre si avvicina la scadenza del 30 luglio, giorno in cui dovrebbe essere eletta Assemblea Nazionale Costituente, voluta dal presidente Maduro per stilare una nuova legge fondamentale. Ieri il Parlamento, controllato dall'opposizione, è stato invaso da un centinaio di manifestanti favorevoli al presidente, che per nove ore hanno sequestrato deputati, lavoratori e giornalisti, 350 persone in tutto secondo fonti locali. Violenze fisiche e verbali da parte dei manifestanti che hanno ferito una ventina di persone, di cui sette parlamentari.

Maduro, l’erede politico del presidente Hugo Chavez, al potere del Venezuela dal 1999 al 2003, ha negato ogni coinvolgimento: “Condanno assolutamente questi fatti, non sarò complice di alcuna violenza” ha detto, sostenendo di aver ordinato indagini. Per il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti si è trattato di una “aggressione inaccettabile”. A sua volta, il Mercosur (Brasile, Argentina, Uruguay e Paraguay) ha espresso il suo “rifiuto più categorico” di tale aggressione, parlando di “riduzione in schiavitù” del potere legislativo da parte dell’esecutivo.

Solidarietà ai parlamentari venezuelani anche dal Presidente della Commissione Affari esteri del Senato, Pier Ferdinando Casini e dal capogruppo Pd alla Camera Ettore Rosato, che in un tweet annuncia la richiesta di un’informativa al ministro degli Esteri, Angelino Alfano.

Intanto i segretari generali della Cisl, Annamaria Furlan, e della Cfdt, Laurent Berger, in una lettera inviata ai vertici dell’Ituc (la Confederazione internazionale dei sindacati) e della Csa (la Confederazione Sindacale delle Americhe) sollecitano una presa di posizione da parte del movimento sindacale internazionale “di fronte alla situazione del Venezuela, di fronte allo scoppio della violenza e della repressione, alla sofferenza dei lavoratori, per il comportamento inaccettabile del governo venezuelano”. Furlan e Berger chiedono quindi all’Ituc e alla Csa di sostenere i sindacati venezuelani loro affiliati (Asi e Ctv) impegnati in una battaglia per la democrazia, e di intervenire nel dibattito pubblico per promuovere un dialogo costruttivo per una soluzione politica della crisi. “Qualsiasi ritardo - avvertono i leader di Cisl e Cfdt - provoca sofferenza e morte”.

Per Furlan e Berger, “il superamento della crisi in Venezuela passa attraverso elezioni democratiche e suffragio universale”. Da qui l’auspicio che il sindacato tutto, a livello mondiale, faccia pressione sul governo Maduro perché apra con urgenza un canale umanitario per alleviare le sofferenze della popolazione, rispetti il diritto di manifestare, fermando la repressione e gli arresti illegali e perseguendo i responsabili delle violenze contro le persone, sospenda l'Assemblea costituente e indica elezioni democratiche.

( Approfondimento domani su Conquiste Tabloid )

( 6 luglio 2017 )

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