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Guerra 

Ue: le nuove sanzioni a Mosca mettono Sberbank in blacklist 

Nel nuovo pacchetto di sanzioni Ue, a quanto si apprende da più fonti europee, sono previste anche ulteriori misure restrittive contro Sberbank, la principale banca russa. In particolare l'istituto finanziario sarebbe tra le entità in ingresso nella blacklist europea e ciò implicherebbe il congelamento dei suoi asset e il divieto della stragrande maggioranza delle transazioni. Ungheria, Austria e Croazia - hanno tuttavia chiesto una 'fase di adattamento' prima dell'ingresso di Sberbank (presente nei tre Stati) nella blacklist. Il nuovo pacchetto di sanzioni è stato sul tavolo, ieri, della riunione degli ambasciatori dei 27. Nella riunione del Coreper , ha spiegato la presidenza ceca, è emersa "unità sulla necessità di approvare il nuovo pacchetto anche per evitare scappatoie" alle misure finora messe in campo. Oggi, dopo che la Commissione avrà operato le ultime limature al testo, una nuova riunione degli ambasciatori dei 27 sarà chiamata all'approvazione del pacchetto.

A quel punto, attraverso la cosiddetta procedura scritta, dopo il via libera delle capitali europee ci sarà l'ok formale alle nuove misure. L'obiettivo dell'Ue è che entrino in vigore entro questa settimana. Tra le nuove misure sul tavolo anche il bando all'oro russo (ma non se contenuto in articoli da gioielleria) e l'ingresso di una cinquantina di personalità russe nella lista nera. Queste misure sono una reazione al fatto che la Russia continua a tagliare il gas all'Europa e Bruxelles accelera nella corsa ai fornitori affidabili. Nel giorno in cui Gazprom ha evocato "cause di forza maggiore" per la chiusura dei rubinetti del Nord Stream 1 - una mossa per tutelarsi che non fa sperare nulla di buono per il 21 luglio, quando terminerà il periodo previsto di manutenzione del gasdotto e in teoria dovrebbero ripartire i flussi - Ursula von der Leyen è volata a Baku per siglare un memorandum d'intesa che porterà a raddoppiare, da qui al 2027, le forniture di gas naturale azero.

E mentre ad Algeri il governo italiano firmava un maxi accordo per rafforzare la partnership energetica con il Paese nordafricano, in una Germania terrorizzata dai possibili effetti dello stop totale del metano russo il cancelliere Olaf Scholz riceveva Abdel Fattah al-Sisi, presidente di un Egitto diventato cruciale nel transito di gas verso l'Europa. Il nodo, per Bruxelles, resta quello dei tempi. L'Ue riuscirà a correre ai ripari sul riempimento degli stoccaggi prima che la Russia blocchi definitivamente i flussi? Oggi la Commissione presenterà il suo piano anche per questo. Solidarietà e riduzione "immediata" della domanda energetica costituiscono l'architrave delle linee guide, che introduce il principio di 'massimo sforzo' per la riduzione energetica. Sforzo che, in caso di crisi della forniture, diventerebbe vincolante a livello Ue. L'Europa, di fatto, si prepara ad un razionamento energetico e si prepara a farlo già ora. Il piano della Commissione rifletterà proprio quest'esigenza. Indicando quali debbano essere, in caso di emergenza energetica, i settori industriali da tutelare. Secondo l'ultima bozza del piano, le industrie considerate strategiche sono quelle legate alla salute, alla sicurezza e all'ambiente, alla difesa e all'attività di raffinamento e all'alimentare.

Rodolfo Ricci

( 19 luglio 2022 )

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