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Europa 

Ue: avanti con i piani per avviare il Recovery fund 

Continuiamo a monitorare i progressi nella preparazione dei piani nazionali di ripresa. L'obiettivo è consentire la rapida valutazione dei piani finali per l'avvio dei finanziamenti del Next Generation Eu. Non c'è tempo da perdere". Lo scrive su Twitter la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, al termine della riunione dello steering board Ue. "Non siamo preoccupati" dalla decisione della Corte Suprema tedesca che ha sospeso la ratifica del Recovery Fund. "Siamo convinti che il piano di ripresa sarà lanciato come previsto e il nostro obiettivo resta di completare il processo di ratifica da qui alla fine del secondo trimestre di quest'anno", ha risposto un portavoce Ue ai giornalisti. Il portavoce ha precisato che Bruxelles è convinta della legittimità della decisione sulle risorse proprie, necessaria per avviare il Recovery Fund. "Siamo fiduciosi che la Corte tedesca deciderà rapidamente sul caso", ha aggiunto.
Finora, 16 Stati membri hanno completato la ratifica. Resta un dato: i piani di ripresa dalla pandemia in Ue e Usa presentano delle differenze, ma focalizzarsi sulla dimensione degli interventi potrebbe far sottovalutare l'ampiezza e il carattere innovativo del sostegno, in particolare per l'economia europea. Lo scrive il presidente dell'Eurogruppo, Paschal Donohoe, sul Financial Times.
Questa non è una corsa a chi adotta il più grande pacchetto di stimoli, scrive il ministro delle Finanze irlandese, sottolineando che "sono i risultati che contano, i mezzi di sussistenza messi in salvo e il tenore di vita recuperato". In particolare, precisa, l'Ue ha attuato interventi di sostegno all'occupazione e adottato programmi come il Next Generation Eu, impensabile prima della pandemia. "Si prevede che l'economia statunitense torni ai livelli pre-pandemici nel 2021, mentre quella dell'Ue entro il 2022", ma la realtà - conclude Donohoe - è che la maggior parte delle previsioni di crescita non riconosce il pieno impatto del Recovery fund o delle misure nazionali.
Ma "la migliore speranza" per evitare nuovi scontri tra Bruxelles e Karlsruhe "potrebbe essere un cambio della guardia nel tribunale stesso e l'eventuale nomina di giudici con una valutazione più equilibrata della costituzione e di come riconciliarla con gli obblighi della Germania verso l'Ue". È quanto scrive sempre il Financial Times in un editoriale sul blocco della ratifica del Recovery fund deciso dalla Corte costituzionale tedesca. Lo "sgradito" stop alla ratifica è "un promemoria del ruolo svolto dalla Corte" che si pone in modo "persistente" come ostacolo agli sforzi di riforma della zona euro, scrive il Ft, ricordando quando lo scorso anno il tribunale si espresse contro una sentenza della Corte di giustizia Ue sulla legalità del piano d'acquisto di titoli di Stato della Bce.

Rodolfo Ricci

( 30 marzo 2021 )

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