L’Europa va. “Siamo al quinto anno di crescita economica”, ha sottolineato soddisfatto stamane il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker durante il discorso sullo Stato dell’Unione, rivendicando che la crescita ora è vicina a quella degli Stati Uniti, con il +2,2% per la zona Euro. Un discorso improntato all’ottimismo, il suo, con una corposa serie di pacchetti e proposte per cercare rispondere alle crisi più urgenti.
L’Eurozona, ha spiegato il presidente della Commissione Ue, “è più resistente agli choc di qualche anno fa”, ma per il futuro il fondo Esm “deve gradualmente diventare un fondo monetario europeo” e “serve un ministro europeo dell’economia e delle finanze” per “promuovere le riforme strutturali” negli stati membri e per “coordinare tutti gli strumenti quando uno stato membro rischia la recessione o l’instabilità finanziaria”. Tra le novità in arrivo, Juncker ha annunciato un pacchetto di misure per il controllo degli investimenti esteri , così come era stato richiesto da Italia, Francia e Germania. Che plaudono all’iniziativa Ue. “La proposta di Juncker è una pietra miliare della politica commerciale Ue”, ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, in un comunicato congiunto con i colleghi tedesco e francese. “Siamo la maggiore destinazione di investimenti stranieri diretti, siamo fieri di questo e vogliamo consolidare la leadership, ma allo stesso tempo sappiamo che sempre più asset strategici europei possono essere conquistati da Paesi terzi attraverso mezzi scorretti, specialmente in termini di risorse finanziarie. Dobbiamo assicurare una concorrenza equa affinchè la nostra industria competa a livello globale”, ha detto Calenda, convinto che “oggi stiamo dando una risposta importante ad un argomento delicato che la Ue deve affrontare nell’interesse dei cittadini e delle imprese europee”. “Siamo molto interessati agli investimenti stranieri quando avvengono a condizioni di mercato, ma dobbiamo evitare che altri Stati traggano vantaggio dalla nostra apertura allo scopo di spingere i loro interessi industriali”, ha detto il ministro tedesco degli Affari economici, Brigitte Zypries, secondo cui “in futuro, gli Stati avranno poteri chiari per intervenire nel caso di investimenti direttamente controllati dagli Stati, nelle aziende europee”. “Ci servono regole commerciali eque, e ora non ci sono. L’Europa deve essere pronta a proteggere i suoi interessi soprattutto quando sono strategici”, ha detto il ministro dell’Economia francese Bruno Le Maire.
Ma Juncker ha parlato anche di migranti, rendendo il suo tributo all’Italia per la generosità dimostrata: “Nel Mediterraneo l’Italia ha salvato l’onore dell’Europa”, ha detto, spiegando di aver lavorato a stretto contatto “con il mio amico, il premier italiano Paolo Gentiloni, e con il suo governo”. Ed a Juncker, il presidente del Consiglio italiano ha risposto tramite Twitter: “Grazie a Juncker per le sue parole sull'immigrazione eper l'alto profilo europeista del suo discorso sullo stato dell'Ue”. Ma sul tema dell’immigrazione Juncker ha insistito: “Dobbiamo migliorare le condizioni di vita dei profughi in Libia. Sono atterrito dalle condizioni inumane che prevalgono nei centri di accoglienza. La Commissione agirà di concerto con le Nazioni Unite per mettere fine a questa condizione scandalosa che non può durare”. Quanto alla Turchia, secondo Juncker il mancato rispetto dello stato di diritto ne esclude l’adesione nel prossimo futuro. Londra invece, ha avvertito, rimpiangerà il ’tragico momento’ della Brexit.
(Approfondimento domani su Conquiste Tabloid)