Tra Bruxelles e Varsavia lo scontro sta diventando molto duro. La Commissione europea sta analizzando la sentenza della Corte suprema polacca "ma posso già dirvi che sono fortemente preoccupata perché essa mette in discussione la base dell'Unione europea. Costitutisce una sfida diretta all'unità degli ordinamenti giuridici europei". Sono le parole con cui la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, ha aperto il dibattito al Parlamento europeo sullo Stato di diritto in Polonia. "collante" ha aggiunto la presidente della Commissione, "che tiene insieme la nostra Unione".
"È la base della nostra unità, e pertanto è fondamentale per la tutela dei valori su cui l'Unione è stata costruita, la democrazia, la libertà, l'uguaglianza, nonché il rispetto dei diritti umani" ha aggiunto "e tutti i ventisette Stati membri si sono impegnati a realizzare questo, come Paesi sovrani e come popoli liberi. Non possiamo e non tollereremo che valori comuni vengano messi a ripentaglio", ha detto.
"È la prima volta in assoluto che il tribunale di uno Stato membro rileva l'incompatibilità dei Trattati Ue con la Costituzione nazionale. E questo ha gravi conseguenze per il popolo polacco perché la decisione ha un impatto diretto sulla protezione della magistratura" ha detto Von der Leyen, "il popolo polacco ha avuto un ruolo fondamentale per la tenuta della nostra Unione, consentendo al suo Paese di prosperare come parte viva della nostra Unione. E così sarà sempre. La Polonia è parte dell'Europea e sempre sarà cuore dell'Europa. Con l'adesione all'Unione europea i polacchi hanno messo la loro fiducia in questo progetto, pensando e aspettandosi che essa avrebbe giustamente difeso i loro diritti. "La Commissione è guardiano del trattato ed è pertanto mio dovere tutelare i diritti dei cittadini dell'Ue, ovunque vivano sul territorio dell'Unione". La Commissione agirà e le opzioni sono tutte note.
La prima opzione è la procedura d'infrazione per impugnare legalmente la sentenza del Tribunale costituzionale polacco. Un'altra opzione è il meccanismo di condizionalità e altri strumenti finanziari. Il Governo polacco - ha sottolineato - deve spiegarci come intende proteggere i fondi europei, vista questa sentenza della sua Corte costituzionale".Nella sua replica, il primo ministro polacco, Mateusz Morawiecki ha detto che "parlare di violazioni dello Stato di diritto o di Polexit, sono menzogne" e ha esortato a dire "le cose come sono". "Comprendo lo stupore per la sentenza ma io andrei a leggere la sentenza", ha aggiunto "In Polonia la fiducia per l'Europa resta ai livelli più alti, oltre il 56% dei polacchi dice chiaramente che la Polonia è e resterà membro dell'Unione. E il mio governo e la maggioranza parlamentare e' parte di questa maggioranza pro-europea in Polonia". "Questo non vuol dire che non ci siano preoccupazioni circa l'indirizzo che assume l'Unione, una preoccupazione purtroppo giustificata", ha aggiunto Morawiecki accusando "il doppio standard dell'Europa".
Rodolfo Ricci