Venerdì di sangue, caratterizzato da quattro distinti attacchi terroristici che hanno colpito la Francia, la Tunisia, la Somalia ed il Kuwait: in Tunisia, a Sousse, in un resort, colpi di kalashnikov contro bagnanti e turisti occidentali in vacanza; in Francia, in un'azienda di gas industriale nell'Isere, l'autore, oltre a far esplodere delle bombole, decapita un uomo, in Kuwait, a Kuwait City, un kamikaze si fa esplodere in una moschea sciita durante la preghiera del venerdi e in Somalia un uomo a bordo di un'autobomba si è fatto esplodere vicino ad una base militare dell’Unione Africana a Leego, facendo almeno 30 morti. Un attacco globale del terrore.
" L'agghiacciante attentato che si è verificato oggi in Tunisia - si legge in una nota a firma del segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan - insieme agli altri gravi episodi terroristici accaduti in queste ore in altri Paesi, impongono a tutta la comunità internazionale una risposta unitaria ed una vigilanza ancora più efficace contro il terrorismo ed il fanatismo religioso che insanguinano il mondo da troppo tempo”. Nell’esprimere, quindi, “solidarietà e vicinanza alle famiglie delle vittime ed a tutte le popolazioni civili colpite”, e ”sdegno” nei confronti di chi si è macchiato di “questi crimini così orribili”, Furlan, a nome della Cisl, rinnova l'appello alle istituzioni italiane ed europee, affinchè la comunità͊ internazionale si mobiliti attivando con urgenza un'azione politica e diplomatica per identificare ed isolare i gruppi terroristici. “Il mondo civile e democratico - conclude - non può assistere silente a queste continue tragedie ma deve reagire con grande determinazione politica, morale e culturale contro il diffondersi dell'odio e dell'intolleranza religiosa".