Prosegue la campagna dei sindacati dei lavoratori edili contro i Mondiali in Qatar nel 2022. Nei cantieri in cui si lavora alla costruzione degli impianti per l’evento, infatti, è in corso una vera e propria strage: ad oggi sono già morti 1.200 operai per incidenti ed infarto. Gli operai impiegati, più di un milione provenienti principalmente da India e Nepal, hanno turni di lavoro di 16 ore, e sono ridotti in condizioni di schiavitù, lavorando con temperature che raggiungono anche 50 gradi all’ombra. Per ricordare alla Fifa le sue responsabilità Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil stasera hanno organizzato un presidio davanti agli stadi di Napoli e Firenze. “Nei cantieri per i Mondiali del 2022 - si legge in una nota - sono al lavoro più di un milione di operai, in molti casi ridotti in schiavitù; ad oggi più di 1.200 lavoratori sono morti per infortuni e infarti”. A Firenze le organizzazioni sindacali manifesteranno dalle ore 18,30 alle 20,30 davanti allo stadio Franchi in occasione della partita di ritorno dei quarti di finale di Europa League tra Fiorentina e Dinamo Kiev. A Napoli la manifestazione si svolgerà dalle ore 16.30 alle 20.30 davanti allo Stadio San Paolo, in occasione della partita di ritorno dei quarti di finale di Europa League tra il Napoli ed il Wolfsburg. Nel corso dei due eventi saranno distribuiti i “Cartellini Rossi» per la FIFA. FenealUil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil, con una lettera inviata al premier Renzi ed ai ministri Franceschini e Gentiloni, hanno chiesto il sostegno del governo per questa campagna. “L’Italia - è scritto nella lettera - non può assistere impotente a questo massacro, che rischia di trasformare una festa di sport in una delle più grandi stragi di innocenti della storia”.
In una nota il segretario generale dell'Ituc Sharan Burrow, ricorda che tra poche settimane ci saranno le elezioni che opporranno l'attuale presidente della Fifa Sepp Blatter a tre candidati: Luis Figo, le Prince Ali Bin Al-Hussein e Michael van Praag.
" Se fossimo tanti - sottolinea Burrow - a chiedere ai candidati di prendere posizione, potremmo fare pressione su Sepp Blatter ed i suoi rivali per ottenere un vero cambiamento".
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Attualmente i candidati stanno preparando il loro sito per la campagna, ingaggiando delle società di pubbliche relazioni e redigendo i loro manifesti. "Dobbiamo fare pressione - sottolinea il segretario generale dell'Ituc - sui candidati per fare in modo che il Qatar faccia parte della loro campagna elettorale".
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