"Ci prepariamo a trasferire i pazienti all'estero, nel caso fosse necessario". Il carico degli ospedali è immenso "e le persone non ce la fanno più". Nella Germania messa alle corde dalla nuova ondata della pandemia, l'ultimo allarme sulla situazione altamente drammatica delle terapie intensive arriva dal Baden-Wurttemberg, il land nel cuore dell'Europa al confine con Francia e Svizzera, dove i malati di Covid-19 potrebbero essere accolti oltre che in Lombardia, che ha già dato la sua disponibilità in uno scambio di solidarietà dopo l'accoglienza tedesca di numerosi malati dagli ospedali bergamaschi durante la prima ondata.
Misure d'emergenza già prese da diversi lander tedeschi e che ora potrebbero ampliarsi, dopo che la Baviera nei giorni scorsi aveva già inviato in Italia due pazienti, a Bolzano e Merano. Mentre Berlino si appresta a varare nella conferenza Stato-regioni di oggi una nuova stretta, tra lockdown per i no vax e super green pass, e allarga la campagna vaccinale anche a farmacie e studi odontoiatrici, il cancelliere tedesco in pectore Olaf Scholz aggiunge la sua voce al coro dei sostenitori di un obbligo "generalizzato" dell'immunizzazione, che in Europa si fa sempre più rumoroso. Il Parlamento, ha assicurato, deciderà entro fine anno, e in caso di via libera la stretta entrerebbe in vigore a inizio febbraio o inizio marzo.
"La situazione pandemica è drammatica e siamo arrivati al punto che bisogna pensare a nuove strade per fronteggiarla", ha detto anche la portavoce del governo tedesco, Ulrike Demmer, commentando proprio le misure in via di decisione a Berlino che saranno varate nel vertice Stato-Regioni di domani e l'annuncio di Olaf Scholz di un processo legislativo per introdurre l'obbligo di vaccino generalizzato in Germania contro il Covid. Una decisione che spetterà al Bundestag, è stato ribadito dal cancelliere in pectore, alla luce della bassa quota di vaccinati nella Repubblica federale pari al 68,6% (protezione completa). Decisa per prima dall'Austria, che per i renitenti dal primo febbraio studia una multa da 3.600 euro, la misura è stata annunciata anche dalla Grecia per gli over 60, con una sanzione mensile di 100 euro per chi non si adeguerà all'obbligo entro il 16 gennaio: una scelta che il premier Kyriakos Mitsotakis ha definito come "il prezzo da pagare per la salute".
Intanto, in Europa i contagi continuano a galoppare. Nei Paesi Bassi, dove l'ultimo bilancio certifica il più alto numero di vittime da quasi nove mesi, le autorità sanitarie hanno rivelato che la variante Omicron era presente nel Paese già una settimana prima di quanto si credesse in precedenza in due campioni di prova prelevati il 19 e 23 novembre. Preoccupato dalla circolazione del virus, l'Organizzazione mondiale della sanità consiglia agli over 60 e alle persone fragili di non viaggiare. Ma i primi dati scientifici giunti da Israele mostrano che con tre dosi di vaccino Pfizer si è protetti dalla variante Omicron. "La situazione è sotto controllo e non c'è motivo di panico", ha detto il ministro della Sanità Nitzan Horowitz. Per contenere la nuova mutazione del virus - 42 i casi confermati finora dall'Ecdc in Ue, tutti con sintomi lievi o asintomatici - prosegue quindi la corsa alla terze dosi.
Il premier britannico Boris Johnson ha assicurato che il suo governo intende garantire il booster a tutta la popolazione adulta entro fine gennaio, mentre nel Regno è entrato in vigore l'obbligo di tampone molecolare per chi arriva dall'estero. In Francia, invece, le autorità sanitarie hanno raccomandato la vaccinazione per i bambini dai 5 agli 11 anni a rischio. In Russia infine, dove si sono registrati altri 1.229 decessi in 24 ore, il presidente Vladimir Putin ha incaricato il governo di redigere entro una settimana "un piano d'azione aggiornato". E fuori dall'Europa, il governatore dello Stato indiano del Kerala ha annunciatoche le autorità non garantiranno più le cure gratuite ai malati non vaccinati.
Rodolfo Ricci