Gli Stati membri perdono decine di miliardi di euro ogni anno a causa della frode, dell'evasione e dell'elusione fiscale". È questo lo scenario delineato dal commissario europeo per l'Economia, Paolo Gentiloni, presentando la nuova agenda Ue per la tassazione fiscale. Secondo le stime Ue presentate dal commissario, i Paesi perdono circa 50 miliardi di euro all'anno a causa delle frodi transfrontaliere sull'Iva, 46 miliardi all'anno per evasione fiscale internazionale da parte di individui, e tra i 35 e i 70 miliardi l'anno a causa dell'elusione delle imposte sulle società.
In questo contesto si inserisce la comunicazione sulla "tassazione delle imprese per il 21esimo secolo" che presenteranno la prossima settimana il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis e il commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni. "Affrontare l’evasione e l’elusione fiscale contribuisce anche a creare condizioni di parità per le imprese, migliorando la competitività dell’Ue", si legge nella bozza del testo. Ma soprattutto la leva fiscale viene vista come uno strumento per aiutare una ripresa post Covid "sana" In definitiva la comunicazione indica le linee guida perché per le proposte concrete Bruxelles aspetta la fine del negoziato in corso in sede Ocse sull’introduzione di una minimum tax globale per le aziende tra cui i giganti del web.
La Commissione, spiega la bozza, agirà rapidamente per attuare "l’imminente accordo globale sulla riallocazione dei diritti di tassazione e la tassazione minima effettiva". Nel momento in cui l’accordo in sede Ocse sarà diventato una convenzione multilaterale, l’applicazione sarà obbligatoria per i Paesi partecipanti. E per garantirne l’attuazione coerente in tutti gli Stati membri, compresi quelli che non sono membri dell’Ocse, la Commissione proporrà due direttive per l’attuazione nell’Ue dei due punti in discussione all’Ocse.
"L’attuazione di un accordo globale sulla tassazione minima effettiva - spiega la bozza -avrà anche implicazioni per le direttive e le iniziative dell’Ue esistenti e in sospeso". Intanto sull’altra sponda dell’Atlantico il segretario al Tesoro Usa, Janet Yellen, ha lanciato un appello ai leader delle imprese americane perchè paghino più tasse per sostenere il piano di rilancio dell'economia dell'amministrazione Biden. Parlando alla Camera del commercio Usa, Yellen ha quindi invitato le imprese ad appoggiare anche sindacati più forti perchè solo tutti insieme si può imprimere una svolta dopo la crisi generata dalla pandemia.
Yellen ha quindi confermato che l'amministrazione Biden intende aumentare le aliquote fiscali sui redditi più elevati e sulle grandi aziende. L’Ue invece ha anche intenzione di intervenire per aumentare il livello di trasparenza sulla tassazione effettiva delle multinazionali, per contrastare l’uso eccessivo delle cosiddette società di comodo, per il trattamento fiscale delle perdite.
Rodolfo Ricci