Il Pil americano nel 2021 "potrebbe" crescere anche intorno al 6%. Il dato è stato fornito direttamente dal presidente della Fed, Jerome Powell, secondo il quale il Pil potrebbe tornare ai livelli pre-pandemia nella prima metà dell'anno."Questo non è il momento di pensare al debito", dice Powell rispondendo, nel corso di un'audizione in Congresso, a chi gli chiedeva dell'andamento dei conti pubblici. La strada - ha detto comunque Powell riferendosi anche ai 10 milioni di posti di lavoro che ancora mancano rispetto al pre-pandemia - "è ancora lunga, ulteriori progressi richiederanno del tempo". La Fed s'impegna a mantenere una politica monetaria accomodante e, intanto, valuta attentamente la possibilità di un dollaro digitale. Era l’evento più atteso della settimana e non ha in alcun modo tradito le aspettative. Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha confermato per l’ennesima volta il totale atteggiamento dovish tanto auspicato dai mercati, rinnovando ancora una volta l’impegno a 360 gradi da parte dell’istituto centrale per raggiungere tutti i target prefissati. Davanti alla Commissione bancaria del Senato, Powell ha sottolineato come "l'economia resta molto lontana dai nostri obiettivi di occupazione e inflazione, e la Fed continuerà quindi a sostenerla con tassi di interesse prossimi allo zero e acquisti di asset su larga scala fino a quando non saranno stati compiuti ulteriori progressi sostanziali", uno standard che secondo Powell richiederà probabilmente diverso tempo per essere raggiunto.
L'inflazione rimane anche al di sotto dell'obiettivo del 2% della Fed, fonte di preoccupazione di lunga data per i responsabili politici. Nel breve termine, tuttavia, sarà probabile assistere ad un "aumento temporaneo", che in quanto tale non sarà né di forte entità né potrà persistere a lungo, anche se è verosimile che l’inflazione "resterà volatile anche nel corso del prossimo anno”.
Il presidente ha poi aggiunto che "continueremo a comunicare chiaramente la nostra valutazione del progresso verso i nostri obiettivi ben prima di qualsiasi cambiamento nel ritmo degli acquisti", evidenziando che "anche se non dovremmo sottovalutare le sfide che affrontiamo attualmente, gli sviluppi indicano un miglioramento delle prospettive per la fine dell'anno. In particolare, i continui progressi nelle vaccinazioni dovrebbero aiutare ad accelerare il ritorno alle normali attività". Proprio i progressi costanti sulle vaccinazioni e i molteplici round di stimolo fiscale hanno migliorato le prospettive per l'economia, come osservato dal numero uno della Fed. Il presidente ha comunque notato una disparità nell'aumento dell'occupazione, dicendo che gli afroamericani, gli ispanici e altre minoranze stanno ancora lottando contro le inuguaglianze, anche se il tasso di disoccupazione è sceso da un picco pandemico del 14,8% all'attuale 6,3%.
Rodolfo Ricci