La guerra parallela di Putin con l'Occidente, quella sul fronte economico, dà una nuova scossa di terremoto ai mercati con al centro questa volta Londra, dove la Bank of England ha dovuto rimettersi a comprare debito pubblico per fermare la caduta dei bond. E di rimando soffre anche l'Italia, con lo spread arrivato a un soffio da 260 punti base. Il maxi-piano di stimolo fiscale della neo-premier Liz Truss venerdì aveva già fatto crollare la sterlina ai minimi record sul dollaro. Ora il bagno di sangue è sui bond, dove il 'Gilt' trentennale britannico è crollato facendo volare il rendimento fino al 5,13% ai massimi dal 1998, mentre gli investitori attendevano con trepidazione gli esiti di un'emissione di green bond trentennali con scadenza 2053. Un "rischio sostanziale per la stabilità finanziaria del Regno Unito" che ha costretto la Bank of England a intervenire immediatamente: nelle prossime due settimane farà acquisti illimitati di bond governativi per 64 miliardi di sterline, intanto l'asta slitta al 31 ottobre.
Un dietro-front drammatico per la Bank of England che agli inizi di agosto aveva annunciato di essere la prima, fra le banche centrali delle principali economie mondiali, a chiudere l'era degli acquisti di debito facendo 'quantitative tightening' e cioè non solo smettendo di comprare ma iniziando a smaltire 800 miliardi di sterline di bond dal proprio portafoglio. È proprio qui, con l'economia che esce a fatica dalla sbornia dei sussidi pubblici dell'era Covid e si rischia una recessione globale, e le banche centrali costrette a togliere la stampella del Quantitative easing di fronte all'inflazione energetica, che Putin va a colpire facendo volare i prezzi del gas. La sincronizzazione insufficiente delle banche centrali con la Fed ha fatto il resto, con le strette-monstre della Federal Reserve che fanno fatto crollare la sterlina fino a 1,0541 sul dollaro a un passo dal minimo record, e l'euro, che a 0,9536 dollari ha aggiornato i minimi di vent'anni nonostante il Governatore austriaco Robert Holzmann preannunci una nuova stretta da 75 punti base a ottobre, e la stessa presidente della Bce, Christine Lagarde, avverta che se la Bce non agirà "ci sarà un danno per l'economia ancora maggiore".
La giornata sull'ottovolante era iniziata con l'ennesima caduta del treasury americano a dieci anni, i cui rendimenti sono schizzati per la prima volta in 12 anni al di sopra del 4%. Un incipit che - complice il prezzo del gas in rialzo del 12% a 210 euro per l'affaire Nord Stream - ha inevitabilmente trascinato al ribasso le Borse asiatiche (-3,41% Hong Kong in chiusura) ed europee. E, insieme al tracollo dei titoli inglesi, riacceso la tensione sui bond europei con lo spread Btp-bund arrivato fino a 258 punti base, nuovo massimo da aprile 2020, e il rendimento del decennale arrivato al 4,90%, dove non si trovava da un decennio. Anche dall'economia reale, su Piazza Affari è piombato il calo della fiducia delle imprese ai minimi da aprile 2021, un dato che preannuncia una gelata sull'economia. Ma è proprio l'intervento d'emergenza della Bank of England a dare una sterzata improvvisa a una giornata all'insegna della volatilità. L'inversione a U della banca centrale britannica, che pure è rischiosa, potrebbe anticipare un intervento diretto a sostegno della sterlina.
Rodolfo Ricci