Donald Trump continua a sedurre gli americani. Per quante gaffe abbia accumulato, per quante difficoltà stia incontrando sul suo cammino, l’uomo “cattura”. Quello della notte scorsa, è stato il discorso sullo Stato dell'Unione più ricercato della storia su Google. È stato anche il più commentato di sempre su Twitter, con più di 4,5 milioni di tweet. Ma la profonda frattura nella società americana che l’elezione di Trump ha evidenziato, ad un anno dal suo insediamento, è tutt’altro che superata. “Ho apprezzato sinceramente l’ottimismo del Presidente e sono sicuro che, anche per i suoi amici, è questa l’America in cui vivono”, ha dichiarato il leader dell’Afl-Cio, Richard Trumka. "Ma - ha aggiunto - le persone con cui ho a che fare io, i lavoratori, non vivono nella stessa America”. Negli ultimi 12 mesi, accusa il sindacato, l’amministrazione Trump ha ingaggiato una guerra contro le protezioni normative, mettendo in pericolo la sicurezza e la salute dei lavoratori, i salari ed il benessere economico delle famiglie. Come? Ad esempio, attraverso l’abrogazione di una norma sull'assicurazione della salute e della sicurezza sul lavoro che impone ai datori di lavoro di conservare registrazioni accurate degli infortuni, così come è stata abrogata la regola Fair Pay e Safe Workplaces a garanzia del rispetto delle leggi sulla sicurezza sul lavoro da parte delle imprese titolari di contratti federali. Cancellate anche le norme del Dipartimento del lavoro che prevedono che i governi statali e locali istituiscano programmi di risparmio pensionistico volontario per i lavoratori del settore privato. Mentre per il futuro, il budget del 2018 prevede un taglio della spesa del Dipartimento del Lavoro del 21%, destinato a ricadere sui programmi di formazione sanitaria e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
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