Samsung sotto accusa per violazione dei diritti umani e sfruttamento dei lavoratori, anche minorenni, in Cina: a puntare il dito contro il colosso sudcoreano degli smartphone e la sua consociata francese sono due ong, Peuples Solidaires e Sherpa, che hanno annunciato ieri di aver intentato una causa legale presso un tribunale di Parigi. Le organizzazioni si sono mosse dopo la conclusione di un viaggio del presidente Emmanuel Macron nel Paese asiatico.
Le due organizzazioni ricordano l’impegno del gigante tecnologico, riportato sul suo sito web, a “rispettare i diritti umani fondamentali di tutti i dipendenti" e a “non impiegare persone minorenni". "Stiamo chiedendo all'autorità giudiziaria di sanzionare questo inaccettabile divario tra questi impegni etici e la realtà osservata nelle fabbriche dalle Ong locali", ha detto Sherpa in una nota.
Una di queste Ong locali, China Labor Watch, ha affermato di aver ispezionato segretamente diverse fabbriche del gruppo Samsung in Cina e osservato lavoratori di età inferiore ai 16 anni. Inoltre, le Ong accusano Samsung di utilizzare anche benzene e metanolo nelle sue fabbriche, causando malattie incurabili tra alcuni dei suoi dipendenti.
L’anno scorso, la Francia ha adottato una "legge sulla vigilanza in materia di dovere societario", secondo cui le multinazionali che vendono i loro prodotti in Francia devono rispettare i diritti umani e l'ambiente ovunque operino.
In passato Sherpa aveva già promosso azioni legali simili, come quella contro il colosso del cemento LafargeHolcim, accusato di aver “presumibilmente pagato gruppi armati compreso il gruppo armato dello Stato Islamico per continuare a operare in Siria dal 2011-2015”.
Una precedente causa contro Samsung era già stata archiviata dai pubblici ministeri nel 2014.
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