Nell'eurozona resta notevole incertezza sulle prospettive dell' inflazione nel medio termine e per la Bce "non è il momento per dichiarare vittoria". Resta prudente la presidente dell'Eurotower Christine Lagarde e parlando agli eurodeputati della Commissione Econ del Parlamento europeo ribadisce che l'istituto centrale manterrà la decisione sui tassi di interesse ancorata ai dati economici. Nella prossima riunione del 14 dicembre valuterà quindi le proiezioni più aggiornate, anche al 2026, per aggiornare la propria politica monetaria. "Ci aspettiamo che l'indebolimento delle pressioni inflazionistiche continui", ha segnalato comunque Lagarde, anche se l'inflazione complessiva potrebbe nuovamente aumentare leggermente nei prossimi mesi, principalmente a causa di alcuni effetti base.
"Dobbiamo mantenere questi tassi per un periodo di tempo sufficiente affinché ci portino all'obiettivo del 2% e non ci siamo ancora, l'inflazione resta troppo alta", ha segnalato dunque ancora una volta. Quanto ai dati da tener sotto osservazione, restano le previsioni di inflazione, "l'inflazione di fondo" e "la velocità con cui la nostra politica monetaria viene trasmessa all'economia reale e al finanziamento dell'economia reale". In una nuova era di crescenti tensioni geopolitiche e di crisi climatica vanno intensificati gli sforzi "per rendere le nostre economie più resilienti", ha notato la presidente Bce, invitando quindi gli europarlamentari ad approfondire l'unione dei mercati dei capitali, raggiungere un accordo su un solido quadro fiscale e affrontare le barriere normative che sono altrettanto cruciali per promuovere gli investimenti e accelerare lo sviluppo delle energie rinnovabili.
Proprio sul Patto di stabilità Ue, Lagarde ha espresso anche alcune riserve sul fatto che l'ultima bozza della riforma in discussione sia semplice da capire e da applicare, come inizialmente auspicato: "Sono più scettica sull'aspetto della semplicità di quanto viene negoziato al momento - ha spiegato in particolare -. Non che richieda un neurochirurgo per poter capire come si applica, ma richiederebbe sicuramente una conoscenza approfondita di tutti i criteri, i parametri e le varie alternative applicabili", ha sottolineato.
L'invito a tutti i decisori politici, comunque, è stato ancor auna volta quello di arrivare il più rapidamente possibile a delle conclusioni. La numero uno dell'Eurotower ha anche segnalato che l'istituto centrale potrebbe discutere in un futuro non troppo lontano di fermare i reinvestimenti nell'ambito del programma di acquisto di emergenza pandemica, per cui l'indicazione al momento resta che si continuerà "a reinvestire fino a tutto il 2024". Rispetto alle prospettive economiche, Lagarde ha segnalato invece che l'attività dell'area euro è rimasta stagnante negli ultimi trimestri ed è probabile che rimanga debole per il resto dell'anno. "La produzione manifatturiera ha continuato a diminuire e l'attività nel settore dei servizi si sta indebolendo ulteriormente ma il mercato del lavoro rimane nel complesso resiliente", ha concluso.
Rodolfo Ricci