Passo indietro. La Commissione europea mette nero su bianco la volontà di arrivare a un bilancio europeo a lungo termine introducendo il 'modello del Recovery', legando cioè i fondi Ue alle riforme: un "bilancio moderno dell'Ue dovrebbe presentare al suo centro un piano per ogni paese con riforme e investimenti chiave, concentrandosi sulle nostre priorità comuni, inclusa la promozione della coesione economica, sociale e territoriale". È quanto si legge nella bozza sulla comunicazione sul prossimo Quadro finanziario pluriennale, che sarà presentata domani dopo l'adozione stasera al collegio dei commissari. L'urgenza, avverte tra l'altro l'esecutivo comunitario, è quella di riprendere il lavoro sull'emissione di nuove risorse proprie.
Nel prossimo bilancio 2028-2034, spiega, inizierà il rimborso delle sovvenzioni per 357 miliardi dei bond del NextGeneration Eu (da 750 miliardi totali). Prevedendo il rimborso integrale e con le previsioni attuali sui tassi di interesse "potrebbero essere necessari 25-30 miliardi di euro all'anno" nell'arco dei sette anni. Sarebbe pari al 20% dell'attuale budget annuale, sottolinea il Berlaymont, oppure pari a due volte il budget annuale di Horizon o, ancora, a due volte il budget per la sicurezza e la difesa previsti nell'attuale Qfp. Oltre al bilancio di lungo termine con piani per ogni paese, la Commissione segnala l'esigenza di una politica di coesione e crescita rafforzata dovrà avere le regioni al centro e essere progettata in partnership con le autorità nazionali, regionali e locali. Servirà poi, spiega l'esecutivo europeo, un Fondo per la Competitività Europea che stabilisca una capacità di investimento per sostenere settori e tecnologie strategici critici per la competitività dell'Ue, inclusa la ricerca e l'innovazione, e i Progetti di Interesse Comune Europeo.
E un "finanziamento rinnovato per l'azione esterna, che dovrebbe essere più impattante e mirato per i nostri partner, e più allineato con i nostri interessi strategici" contribuendo a "una nuova politica estera". Serviranno garanzie forti sulla protezione dello stato di diritto. E entrate rafforzate e modernizzate, in particolare attraverso nuove risorse proprie, per garantire un finanziamento sufficiente e sostenibile per le nostre priorità comuni. "Lo status quo non è un'opzione - avverte la Commissione nella comunicazione di 14 pagine -. L'Europa si trova in un'era di profondi cambiamenti. Per la nostra società e la nostra sicurezza, la nostra economia e il nostro pianeta. La velocità di cambiamento crea delle sfide che possono essere affrontate solo con un'azione congiunta in un'Europa unita".
Il prossimo quadro finanziario pluriennale, spiega, sarà presentato dalla Commissione a luglio, dopo un ampio dialogo con gli Stati membri, le istituzioni dell'Ue e le parti interessate. Sarà fondamentale un dialogo strutturato con i rappresentanti degli Stati membri e una consultazione pubblica tematica per preparare il bilancio futuro. Solo ieri è emerso un documento o 'non paper' della Spagna in vista del nuovo Quadro finanziario pluriennale che chiede di raddoppiare ad almeno il 20% del Pil europeo il valore del budget europeo. Il bilancio adottato a fine 2020 per il 2021-2027 valeva 1.270 miliardi di euro.
"Il più grande partenariato pubblico-privato al mondo per lo sviluppo di un'IA affidabile" dice Ursula von der Leyen a proposito dei 200 miliardi di euro che l'Ue vuole investire nell'intelligenza artificiale. In occasione dell'AI Summit Action di Parigi la presidente della Commissione europea ha annunciato una nuova alleanza con partner privati denominata "EU AI Champions Initiative", che riunisce oltre sessanta società, tra cui grandi gruppi industriali e tecnologici.
Rodolfo Ricci