Un fondo sovrano comune entro l'estate e aiuti di Stato nel breve termine: sono i due pilastri del nuovo Green Deal Industrial Plan presentato ieri dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Il collegio dei commissari ha approvato la comunicazione che ne delinea priorità e contorni, e che sarà sul tavolo del Consiglio europeo del 9 e 10 febbraio. Il piano, si legge nel documento, stabilisce il quadro per la trasformazione dell'industria dell'Ue per l'era delle emissioni nette zero. Sugli aiuti di Stato "è importante evitare la frammentazione del mercato unico e garantire la parità di condizioni", ha detto la presidente della Commissione presentando il piano industriale europeo, che conterrà nuova flessibilità per gli aiuti di Stato nazionali.
"Noi accogliamo con favore le notizie arrivate con l'Inflaction Reduction Act americano. Siamo concorrenziali e a nostro avviso è necessaria la concorrenza. E' importante per noi garantire parità di condizioni a livello globale e all'interno del mercato unico", ha detto von der Leyen. Ma per crescere l'industria a zero emissioni ha bisogno di un quadro normativo semplice e prevedibile. Bisogna sottolineare che gli aiuti di Stato dovranno essere mirati e temporanei. Ci sono sei aeree ben definite che sono i settori industriali chiave di adesso dove "dobbiamo andare a trovare alternative. Noi vogliamo che le nostre imprese restino tra noi e prosperino", ha spiegato von der Leyen.
Secondo la presidente della Commissione, l'Europa ha un'opportunità unica di aprire la strada con velocità, ambizione e determinazione per garantire la leadership industriale nel settore della tecnologia net-zero in rapida crescita. L'Ue è determinata a guidare la rivoluzione della tecnologia pulita. "Per le nostre aziende e i nostri cittadini significa trasformare le competenze in posti di lavoro di qualità e l'innovazione in produzione di massa, grazie a un quadro più semplice e veloce. Un migliore accesso ai finanziamenti consentirà alle nostre principali industrie di tecnologia pulita di crescere rapidamente", ha evidenziato. "Incoraggeremo gli Stati membri ad usare i fondi del RepowerUe per concedere sgravi fiscali alle industrie a zero emissioni" ha affermato von der Leyen spiegando come sul piano dei finanziamenti, il piano industriale al principio farà affidamento sul RePowerEu e sul programma InvestEu, che "non si concentra sugli Stati membri ma sui progetti".
"Questo è lo strumento ponte, di cui abbiamo bisogno ora. Poi nel contesto della revisione del bilancio pluriennale proporremo un fondo per la sovranità", ha aggiunto. Sulle tempistiche" del Green Deal Industrial Plan, "nel breve abbiamo delle risorse ponte: 250 miliardi dal RePowerEu e cento dalla politica di Coesione. Spero che gli Stati membri utilizzino queste risorse e diano una spinta agli investimenti. Il fondo sovrano sarà invece una proposta più strutturale"."Dobbiamo evitare di pensare che ogni Stato membro possa agire come un'isola, in autonomia", ha sottolineatoribadendo: "Nell'immediato ci sono risorse considerevoli, che vanno usate. Per il fondo sovranno servirà tempo per la discussione".
Rodolfo Ricci