Per Roma oggi è arrivato l’ultimo avvertimento da Bruxelles: se il governo non attuerà "in modo credibile" le misure per la correzione dei conti pubblici "di almeno lo 0,2% del pil" entro il mese di aprile, la Commissione considererà non rispettata la regola del debito. La decisionne di aprire una "procedura per disavanzi eccessivi", però, sarà presa "in base alle previsioni di primavera 2017" che di solito vengono pubblicate a maggio. In pratica la Commissione, che oggi ha pubblicato “il rapporto sul debito”, ci concede altri due mesi per rimetterci in regola.
La Commissione ha "considerato gli impegni del governo", ha spiegato il vicepresidente Valdis Dombrovskis presentando il pacchetto d'inverno del semestre europeo. Confermando l'esistenza di un "dialogo costruttivo" con Roma, Dombrovskis ha sottolineato che "se non saranno prese misure strutturali per lo 0,2% del Pil, a oggi ci sarebbero le ragioni per aprire una procedura per deficit eccessivo, ma torneremo su questo in primavera sulla base delle previsioni economiche e del rispetto degli impegni". I costi sostenuti dall'Italia per "il terremoto e la crisi dei rifugiati - ha aggiunto - sono stati completamente ignorati in questa valutazione".
All'Italia vengono chieste nuove riforme in particolare in materia di concorrenza, fisco, lotta contro la corruzione, contrattazione collettiva. Inoltre si chiede di velocizzare l'attuazione delle riforme gia' attuale come nel caso del settore bancario. Misure per ridurre la mole di crediti deteriorati (i prestiti la cui restituzione risulta difficile) sono state prese, "ma la cessione delle attivita' deteriorate procede ad un ritmo lento" e in generale "non hanno ancora dimostrato il loro pieno impatto".
La Commissione europea aveva stabilito nel maggio scorso che avrebbe pubblicato un nuovo rapporto ai sensi dell'articolo 126, paragrafo 3, del trattato sul funzionamento dell'Ue, quando fossero state disponibili nuove informazioni sulla traiettoria di aggiustamento dei conti pubblici richiesta per raggiungere nel 2017 l'obiettivo di medio termine (pareggio strutturale), tenuto conto anche del bilancio approvato.
Pubblicando oggi il rapporto aggiornato, la Commissione rispetta quindi la scadenza stabilita nella scorsa primavera. Allo stesso tempo, il calendario permette all'Italia di prendere nel 2017 le misure necessario per garantire un aggiustamento sufficiente verso l'obiettivo a medio termine che rappresenta uno dei principali fattori che permettono alla Commissione di pronunciarsi sul rispetto della regola del debito. Questa prevede che i paesi il cui debito supera il 60% del Pil (l'Italia è sopra il 133%) lo devono ridurre a un ritmo soddisfacente. Secondo l'articolo 126/3, se uno stato non soddisfa tale regola, la Commissione elabora un rapporto, che deve tenere conto dei "fattori rilevanti", fra i quali la situazione economica e di bilancio a medio termine a livello nazionale. nei briefing quotidiani.