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Commercio mondiale 

L’intesa Ue-Cina sugli investimenti sarà ratificata entro l’anno 

di Rodolfo Ricci

Il testo dell'accordo sugli investimenti Ue-Cina, annunciato il 30 dicembre scorso, include un capitolo sullo sviluppo sostenibile con impegni sul clima e sull'applicazione da parte cinese delle convenzioni internazionali Ilo a tutela dei lavoratori. Il Cai (Comprehensive Agreement on Investments) - il cui testo integrale è stato reso noto ieri - prevede un meccanismo di risoluzione delle controversie Stato contro Stato (sul modello Wto), mentre Bruxelles e Pechino negozieranno a parte l'istituzione di una corte degli investimenti per le dispute tra privati e Stati. L'accordo, ha detto un funzionario della Commissione Ue, dovrebbe essere ratificato entro la fine dell'anno da Consiglio ed Europarlamento. "Sarebbe ingenuo credere che questo trattato, molto specifico, possa risolvere tutte le questioni aperte con la Cina - ha aggiunto il funzionario - ma sono sicuro che Pechino considererà con molta attenzione il dibattito in corso nell'Europarlamento".
In più occasioni gli eurodeputati hanno vincolato il loro sì all'accordo al rispetto dei diritti umani e dei lavoratori da parte di Pechino. Con l’accordo, la Ue garantisce alle sue imprese un nuovo accesso per investire in Cina nel trasporto aereo, come i sistemi informatici di prenotazione e di assistenza a terra, i servizi di cloud computing, le auto elettriche e le attività terrestri legate ai servizi marittimi. I requisiti delle joint venture saranno eliminati per il settore automobilistico, molti servizi finanziari e per gli ospedali privati nelle grandi città, per il settore pubblicitario, i servizi immobiliari e ambientali, come le acque reflue e lo smaltimento dei rifiuti.
L’accordo eliminerà inoltre le limitazioni dei progetti per i servizi di costruzione e si impegna all’apertura nella maggior parte dei settori manifatturieri e dei servizi informatici.I manager e gli specialisti delle aziende europee potranno lavorare nelle filiali cinesi per un massimo di tre anni senza restrizioni. Le aziende che potrebbero trarne vantaggio includono Daimler, Volkswagen, Bmw, Allianz, Siemens e Peugeot.
Da parte sua, la Cina otterrà alcune nuove concessioni sugli investimenti nei settori manifatturiero ed energetico, anche se le sue partecipazioni nelle società di energia rinnovabile della Ue non potranno superare il 5%. Tuttavia, poiché il blocco è stato a lungo generalmente più aperto agli investimenti esteri rispetto alla Cina, Bruxelles vede l’accordo principalmente come rimedio agli squilibri, offrendo alla Cina principalmente la promessa di non mettere a repentaglio l’accesso esistente. Gli investimenti europei in Cina hanno raggiunto più di 140 miliardi di euro in 20 anni, con 120 miliardi di euro che vanno nella direzione opposta.

( 27 gennaio 2021 )

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