È stato raggiunto nella notte l'accordo politico tra le istituzioni Ue per estendere l'abolizione del roaming a pagamento per altri dieci anni, fino al 2032. Il nuovo regolamento, in vigore dal 1 luglio 2022, prolungherà il sistema esistente 'Roam Like Home', in scadenza il 30 giugno 2022, consentendo ai cittadini di continuare a usare i propri telefoni cellulari quando si recano all'estero all'interno dell'Ue senza costi aggiuntivi rispetto alle tariffe nazionali. I consumatori avranno anche diritto alla stessa qualità e velocità di connessione all'estero come nel proprio Paese, ovunque siano disponibili reti equivalenti.
Tra le novità previste dall'intesa, anche l'accesso senza alcun costo aggiuntivo ai servizi di emergenza, sia tramite chiamata che tramite sms, inclusa la trasmissione delle informazioni sulla posizione di chi chiama. Gli operatori delle tlc saranno inoltre tenuti a fornire informazioni sul numero di emergenza europeo 112. Risolti, seppur in parte, i nodi più delicati del negoziato: le chiamate intra-Ue e le tariffe di roaming all'ingrosso. Durante le trattative, gli eurodeputati hanno spinto per eliminare i supplementi e rendere gratuite le chiamate intra-Ue effettuate dai cittadini europei a numeri di telefono di altri Paesi Ue, attualmente limitate a 19 centesimi al minuto. Un punto fortemente contestato dagli operatori. L'accordo con gli Stati membri prevede che la Commissione esamini la situazione e valuti se sia necessaria un'ulteriore riduzione dei massimali.
Le tariffe di roaming all'ingrosso - i prezzi che gli operatori si addebitano a vicenda quando i loro clienti utilizzano altre reti durante il roaming nell'Ue - saranno invece limitate a 2 euro per Gigabyte (Gb) dal 2022 progressivamente fino a 1 euro nel 2027. Se i consumatori superano i limiti del contratto durante i loro viaggi, eventuali costi aggiuntivi non potranno essere superiori a queste soglie. "Viaggiare all'estero senza doversi preoccupare delle bollette telefoniche è una parte tangibile dell'esperienza del mercato unico dell'Ue, stiamo garantendo una migliore qualità e servizi e una maggiore trasparenza per tutti i cittadini dell'Ue", ha commentato il commissario Ue responsabile, Thierry Breton. Soddisfazione anche da parte del Parlamento europeo: "Stiamo creando un mercato del roaming più equo, concentrandoci in particolare sugli operatori più piccoli, riducendo in modo significativo i massimali all'ingrosso. In qualità di capo negoziatore del Parlamento europeo, il mio obiettivo era migliorare significativamente la situazione per i consumatori", ha detto l'eurodeputata Angelika Winzig. Intanto dopo le indiscrezioni su un possibile rialzo dei tassi da parte della Fed, a primavera, titoli di Stato italiani sotto pressione, in una seduta che ha visto i rendimenti di tutti i bond governativi salire e in cui i titoli periferici europei hanno sotto performato rispetto a quelli dei Paesi nordici e dell'Europa centrale.
A pesare sul comparto obbligazionario sono le scommesse del mercato, che vede avvicinarsi anche la la stretta della Bce, ora che Omicron sembra fare meno paura. Lo spread tra Btp e Bund tedesco si è allargato di 4 punti base, a quota 134, mentre il rendimento dei nostri decennali è balzato di 10,4 punti, la performance peggiore del Vecchio Continente, alle spalle di Portogallo (+8,6) e Spagna (+8,1%), ad eccezione della sola Grecia (+13,2%). Il rendimento del Btp è così risalito all'1,023%. Il mercato monetario, riporta Bloomberg, prezza un rialzo di 12 punti base dei tassi Bce a dicembre 2022, contro i 10 punti base di lunedì.
Rodolfo Ricci