"La ripresa nell'Eurozona prosegue moderatamente", ma "i rischi al ribasso da crescita e commercio globali sono chiaramente visibili". Questo il messaggio al Parlamento Ue del presidente della Bce Mario Draghi , che ha rivendicato gli effetti positivi del suo operato sull’economia europea grazie al QE.
Il resto dovrebbe essere compito della politica, alla quale il numero uno dell’Eurotower è sempre pronto a dare incoraggiamenti e stoccate alla bisogna. Così, rivolgendosi idealmente ai leader europei riuniti a Malta, ha sottolineato: "I migranti cambieranno il tessuto sociale dell'Ue, è evidente che i nostri leader hanno dimostrato umanità e visione nell'affrontare il problema", e se si prosegue su questa strada "l'Ue ne emergerà più forte".
In pratica, però, siamo ancora ben lungi dall’individuazione di una soluzione reale all’attuale emergenza. A partire dall’investimento per il trust Fund per l’Africa, che prevede un finanziamento di 1,8 miliardi da destinare alla cooperazione e ai progetti per l’Africa ma anche nella lotta ai trafficanti di esseri umani. Fondi europei ai quali si aggiungeranno quelli messi a disposizione dai singoli stati (giunti al momento a quota 100 milioni). Decisamente troppo poco, come ha ammonito il presidente della commissione europea Jean Claude Juncker, arrivando alla seconda giornata di vertice.
(Per saperne di più: leggi domani l’approfondimento su Conquiste Tabloid a cura di Pierpaolo Arzilla e Rodolfo Ricci)