Circa 40 milioni persone intrappolate in forme di schiavitù moderna e 152 milioni di bambini vittime di lavoro minorile: sono questi i dati di uno studio intrapreso dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro e la Fondazione Walk Free, in collaborazione con l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, presentato durante i lavori dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, in corso in questi giorni a New York. Dati che - avverte il direttore generale dell’Ilo, Guy Ryder - dimostrano chiaramente come “il mondo non sarà in grado di raggiungere gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite senza l’intensificazione degli sforzi per combattere questi drammi”. “Se consideriamo i dati degli ultimi cinque anni che sono stato l’oggetto dell’indagine statistica, - rincara Andrew Forrest AO, Presidente e fondatore della Fondazione Walk Free - vediamo che sono 89 milioni le persone che sono state vittime di schiavitù moderna per periodi di tempo che vanno da pochi giorni a cinque anni. Questi dati mostrano in maniera nitida il livello di discriminazione e disuguaglianze nel nostro mondo, come pure la tolleranza sconvolgente che permette che questo sfruttamento continui".
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