Una giornata dedicata al lavoro dignitoso per ricordare che i diritti dei lavoratori sono universali e solo attraverso il loro riconoscimento è possibile ambire a uno sviluppo economico sostenibile ed equo e rafforzare il tessuto sociale. Domani, 7 ottobre, si celebra la giornata mondiale del lavoro dignitoso che i sindacati internazionali dell'Ituc dedicano all'aumento dei salari, ancora troppo bassi per molti lavoratori. In occasione del decimo anniversario della celebrazione, l'Ituc pubblica una serie di dati che mettono in rilievo la disparità fra i profitti delle grandi multinazionali che guidano l'economia globale e i salari dei loro dipendenti. Le notizie riguardanti gli abusi delle multinazionali e dei loro fornitori ai danni dei lavoratori hanno, d'altra parte, cadenza quotidiana. E' il caso di aziende del calibro di Zara, Next e Mango recentemente accusate dalla Campagna Abiti Puliti di lasciar mano libera ai fornitori che, pur di non pagare i loro dipendenti, sono capaci di chiudere le fabbriche da un giorno all'altro senza preavviso. In un panorama contraddistinto da abusi, sono poche le notizie positive. Una di queste riguarda Target, che ha annunciato un piano di aumenti salariali negli Stati Uniti. Una mossa destinata ad avere un impatto sull'intero settore del retail dominato, fino ad oggi, dal modello Walmart e ancorato al salario minimo garantito federale.
Salari bassi, condizioni di salute e sicurezza precarie. Sono queste le questioni più urgenti su cui l'Ituc richiama l'attenzione dell'opinione pubblica in occasione della giornata mondiale del lavoro dignitoso. Problematiche che non potranno essere risolte, sottolineano i sindacati, fino a che le multinazionali saranno lasciate libere di dettare le regole dell'economia globale. Un sistema equivoco e non democratico che ha portato ad un aumento esponenziale della sperequazione negli ultimi anni: dal 2015, rileva l'Ituc, l'1% più ricco ha guadagnato di più di tutto il resto del mondo. Il lavoro dignitoso deve allora essere l'obiettivo principale dei governi per ricostruire un sistema economico globale che rimetta le persone davanti a ogni interesse di parte.
(Articolo completo domani su Conquiste Tabloid)