Una conferma che suona come un avvertimento, quello ottenuto stamane da Reiner Hoffmann alla guida della confederazione dei sindacati tedeschi Dgb per i prossimi 4 anni. I delegati del 21º congresso confederale lo hanno rieletto con 76,3 per cento dei consensi per un secondo mandato, ma con un risultato nettamente peggiore rispetto alla sua prima elezione nel 2014: allora era stato eletto con il 93,1 per cento dei voti per succedere a Michael Sommer. E che si tratti di un chiaro indebolimento della sua leadership lo dimostra il fatto che tutti gli altri membri di segreteria hanno ottenuto più voti di lui: Elke Hannack è stata confermata vicepresidente con l’86,5 per cento dei consensi, Stefan Körzell con l’83,6 per cento e Annelie Buntenbach con l’81,2. Sessantadue anni, Hoffmann, che ha ottenuto 289 voti su 379, paga, tra l’altro l’essersi speso molto perché, dopo le elezioni, l’Spd non si chiudesse rispetto alla nascita di una nuova grande coalizione con la Cdu di Angela Merkel. Cosa che in effetti è avvenuta, ma a caro prezzo per l’Spd, in caduta libera nei sondaggi. A guadagnare sempre più consensi è invece il partito nazionalista Alternative für Deutschland (AfD), le cui visioni si sovrappongono a quelle dei sindacati “alternativi” ostili alla globalizzazione e alle politiche migratorie del governo Merkel. "Viviamo nel mezzo di grandi cambiamenti. Certezze che ancora sembravano inconfutabili pochi anni fa, vacillano”, ha detto il presidente federale Frank-Walter Steinmeier, che dal palco del congresso più dello stesso Hoffmann ha saputo infiammare i delegati della Dgb. “L'insicurezza, il rinchiudersi nel nazionalismo, il populismo e un nuovo fascino per l'autoritarismo esistono anche in Germania”, ha aggiunto, spiegando che lo stesso cambiamento tecnologico rischia di “rafforzare le forze centrifughe che sono nella nostra società”. Per questo “Abbiamo bisogno di qualcosa come un'etica della digitalizzazione", ha sottolineato il presidente federale. E questo, ha sottolineato Steinmeier “è un impegno per l'intera società: per la politica, le istituzioni, le parti sociali in generale".
(Articolo completo di Ester Crea domani su Conquiste Tabloid)