Accordo raggiunto per la formazione del nuovo governo tedesco. La trattativa fra Angela Merkel e i socialdemocratici guidati da Martin Schulz si è conclusa dopo una maratona no-stop nelle ultime 24 ore. Un governo stabile è ciò che "il mondo si aspetta" dalla Germania, ha commentato la Cancelliera, di fatto dando il via ad una nuova fase nell'estenuante percorso verso la formazione del futuro esecutivo che, se vedrà la luce, lo farà a cinque mesi abbondanti dal voto del 24 settembre scorso. Per tornare una quarta volta alla Cancelleria alla guida di una (terza) Grande Coalizione, frau Merkel dovrà infatti attendere l’esito della consultazione tra gli iscritti dell’Spd, chiamati ad ad approvare o bocciare i termini dell’accordo raggiunto la notte scorsa.
Il partito socialdemocratico si è assicurato alcuni ministeri chiave, con gli Esteri allo stesso Schulz, le Finanze al sindaco di Amburgo Olaf Scholz e il Lavoro a Eva Hoegl, vicecapogruppo Spd. Alla Cdu di Angela Merkel andranno invece ministeri della Difesa, dove resta al suo posto Ursula von der Leyen, dell'Economia con Peter Altmaier (responsabile uscente della Cancelleria), della Salute, Agricoltura, Istruzione e la Cancelleria. Infine il leader uscente della Csu, i cristiano sociali bavaresi, Horst Seehofer, si è appropriato del dicastero chiave degli Interni, che comprende il delicatissimo dossier dell'immigrazione, su cui si gioca anche la battaglia per arginare l'avanzata dell'estrema destra dell'Afd (Alternative fuer Deutschland). Questione tanto più spinosa dal momento che, proprio nel giorno dell’intesa per la formazione del futuro governo, la Bild ha pubblicato un sondaggio che la dice lunga sulla situazione politica del Paese: i partiti che dovrebbero guidarlo, infatti, non hanno più la maggioranza dei consensi fra gli elettori.
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