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Deliveroo, la protesta dei bikers sbarca a Bruxelles

La consegna, questa volta, l’hanno fatta direttamente alla casa madre. Magari non sarà (ancora) la grande onda, ma è certo che i malumori contro Deliveroo cominciano a fare breccia. Si comincia dal Belgio, dove nello scorso fine settimana 2-300 bikers si sono dati appuntamento tra Bruxelles, Liegi, Malines, Anversa e Gand per protestare contro la decisione dell’impresa britannica, specializzata nella consegna di pasti a domicilio, di farli passare entro fine gennaio da dipendenti a lavoratori autonomi. Anche in Olanda, ad Amsterdam, nello stesso week end ci sono state iniziative analoghe. Nella capitale belga, i “corrieri” hanno pedalato per le strade del quartiere centrale di Ixelles e hanno chiesto a tutti i ristoratori convenzionati con Deliveroo di sostenere la loro protesta e disattivare temporaneamente l’applicazione. In pratica, di non accettare consegne a domicilio dei loro pasti. E a chi si è rifiutato di farlo, come è successo a Liegi, i bikers hanno risposto consegnando la cena non a chi l’aveva ordinata via web, ma a clochard e senza fissa dimora. L’adesione è stata comunque significativa, fanno sapere i portavoce dell’iniziativa. E ci sono perfino alcuni ristoranti a Liegi che hanno deciso di privarsi delle consegne di Deliveroo addirittura per 15 giorni. E del resto il tam tam a poche ore dalla mobilitazione in tutto il Belgio era stato forte. Tra giovedì 11 e venerdì 12 gennaio, infatti, i lavoratori, hanno invitato gli utenti Deliveroo ad astenersi dall’ordinare pranzi o cene dalla piattaforma incriminata, in segno di solidarietà a un braccio di ferro con il management che da queste parti va avanti da settimane. E che è stato causato dalla separazione a fine ottobre di Deliveroo da Smart, una cooperativa che permetteva ai corrieri di beneficiare dello statuto di dipendente al momento delle loro prestazioni, e dunque di poter ottenere una qualche protezione sociale. L’azienda, per ora, non vuole fare marcia indietro. E in tutta risposta, il collettivo dei corrieri ha già fatto sapere che, almeno a Bruelles, la protesta continuerà per i prossimi e ultimi 2 sabati di gennaio (operazione zero commande). Anzi, l’invito è a disattivare l’applicazione Deliveroo sabato 20 e 27 gennaio a partire dalle 18.30.

(L’articolo completo di Pierpaolo Arzilla disponibile da domani su Conquiste Tabloid)

( 17 gennaio 2018 )

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