Venerdì 22 novembre 2024, ore 19:37

Guerra in Ucraina 

Da Olanda e Germania perplessità sul “price cap” dinamico Ue 

Ancora non ci siamo. Olanda e Germania, a quanto si apprende, continuano a esprimere perplessità rispetto all'introduzione del 'price cap' dinamico al gas, misura che ad ogni modo sarebbe di natura temporanea e che riflette l'emergenza vissuta dall'Europa. Il pacchetto presentato dalla Commissione, precisa una fonte, va analizzato "nel suo complesso" perché ogni componente ha un effetto sull'altra. Il tutto in previsione del vertice europeo di domani.
"Il nostro incontro sarà l'occasione per esaminare ulteriori misure in grado di ridurre i prezzi. Tra queste: sfruttare il potere negoziale della nostra unità acquistando congiuntamente il gas, sviluppare un nuovo benchmark che rifletta più accuratamente le condizioni del mercato del gas ed esaminare un limite dinamico temporaneo dei prezzi. Sono fiducioso che, nonostante i diversi vincoli nazionali, affronteremo il dibattito in modo costruttivo, tenendo conto del nostro urgente interesse collettivo", ha scritto il presidente del Consiglio Ue, Charles Michel, nella lettera di invito ai 27 per il vertice dei leader.

"Mi aspetto anche che ci occupiamo di altri interventi di mercato a breve e lungo termine, come ad esempio un quadro europeo per limitare il prezzo del gas per la produzione di elettricità". Un 'price cap' dinamico e temporaneo, che scatta solo a certe condizioni, ma pur sempre un 'price cap', si potrebbe dire. Dopo mesi di dibattiti, tensioni e polemiche la Commissione Ue ha varato il piano sui prezzi del gas e, con una svolta arrivata solo domenica pomeriggio, decide di andare incontro, almeno parzialmente, alle richieste di oltre 15 Stati membri - Italia inclusa - per un tetto al prezzo del gas. "Il meccanismo di correzione del mercato del gas" è, infatti, uno dei punti di una proposta legislativa complessa che prevede, tra le varie misure, acquisti obbligatori comuni per almeno il 15% degli stock totali e, nel medio periodo, un indice di riferimento alternativo al Ttf di Amsterdam per il Gnl. È stataUrsula von der Leyen, a presentare il piano, dopo il Collegio dei commissari di Strasburgo. E, per la numero uno di Palazzo Berlaymont, è stata anche l'occasione per rispondere alle accuse di eccessiva lentezza arrivate nelle ultime settimane. Del resto, non c'era spazio per ulteriori dilazioni. La bozza delle conclusioni del vertice europeo che inizierà domani a Bruxelles (l'ultimo di Mario Draghi) mostra tutta la preoccupazione dei leader per la crisi dell'energia. "La priorità immediata è proteggere le famiglie e le imprese, in particolare i soggetti più vulnerabili delle nostre società", si legge nelle conclusioni, che lasciano più di uno spiraglio anche alla messa in campo di uno Sure 2 sull'energia.

"Tutti gli strumenti pertinenti a livello nazionale e dell'Ue dovrebbero essere mobilitati per aumentare la resilienza delle nostre economie", recita il testo. Testo che, dando mandato alla Commissione di "esplorare con urgenza" la misura di un 'price cap' temporaneo di fatto sembra preludere ad un primo accordo politico dei leader Ue sulla proposta della Commissione. Da qui a venerdì il documento potrebbe ovviamente cambiare anche perché i leader si riuniranno con il piano dell'esecutivo Ue sul tavolo. Per ora, a Bruxelles, si respira un cauto ottimismo, con gli Stati membri che potrebbero esprimersi sulla proposta della Commissione solo dopo la sua presentazione ufficiale. Eppure è bastato anche dare il segnale di una svolta per incidere già sui prezzi del gas, in deciso e costante calo: la borsa di Amsterdam ha chiuso a 127 euro al Megawattora, in ribasso del 9% rispetto all'avvio, che era comunque stato su livelli più bassi rispetto ai picchi dei giorni scorsi. Nel piano dell'Ue le parole chiave sono solidarietà, coordinamento, protezione dei consumatori e delle imprese. Gli accordi di solidarietà, che finora hanno riguardato solo sei Paesi membri, saranno direttamente applicabili e Bruxelles ha proposto di "estendere l'obbligo di fornire solidarietà agli Stati membri non collegati con gli impianti di Gnl". Vendendo gas al Paese che ne ha bisogno sulla base di un prezzo che è la media di quelli dei 30 giorni precedenti.

L'obiettivo è limitare al massimo la volatilità. A questo servirà, se ci sono le condizioni e per un periodo di massimo tre mesi, il 'price cap' dinamico. Resta da capire, e non sarà semplice, chi gestirà l'attuazione della forchetta e quali saranno i suoi estremi. Un 'price cap' potrà intervenire anche per limitare la volatilità dei prezzi infra-quotidiani mentre entro la fine dell'inverno Bruxelles si impegna a lanciare un indice alternativo al Ttf. La riduzione della domanda diviene obbligatoria nella quota del 15% dei consumi totali in caso di allerta sulle forniture. L'Ue, inoltre, darà la possibilità agli Stati membri di dirottare i fondi di Coesione non spesi nella scorsa programmazione (circa 40 miliardi) sulla crisi energetica e darà più spazio agli aiuti di Stato per contrastare il caro bollette. Con un punto fermo, messo nero su bianco nella bozza delle conclusioni del vertice di questa settimana: tutelare il mercato unico e il lever playing field nell'Ue. Un messaggio, quest'ultimo, che ha innanzitutto un destinatario: la Germania.

Rodolfo Ricci

( 18 ottobre 2022 )

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