Venerdì 22 novembre 2024, ore 17:15

Pandemia 

Covid: è ormai emergenza in quasi tutto l’Est Europa 

Soffia forte il vento dei contagi in molti paesi dell’Europa dell’Est. In particolare, In Romania sono in vigore nuove severe restrizioni anti-Covid adottate dal governo per cercare di arrestare la quarta, drammatica ondata di contagi e decessi che sta colpendo il Paese balcanico.
Le scuole resteranno chiuse per almeno una settimana e l'obbligo del green pass si allarga ad una serie di attività non previste in precedenza, tra l'altro per l'ingresso in luoghi non essenziali come i centri commerciali e in tutti i negozi non alimentari, mentre l'obbligo della mascherina è valido dappertutto, incluso per strada. Vengono sospese tutte le feste private come matrimoni e battesimi e viene reimposto il coprifuoco notturno in tutto il paese a partire dalle 22 fino alle 5 del mattino (libera circolazione invece per chi ha il certificato verde). Le misure saranno valide per almeno 30 giorni dopo che per un lungo periodo il governo aveva deciso di allentarle. Intanto, nelle ultime 24 ore si sono registrati altri 9000 casi e 299 decessi.
Non c'è più posto nelle celle frigorifere degli ospedali e la chiesa ortodossa ha messo a disposizione dei nosocomi le cappelle mortuarie delle chiese, continuando però a tenere una posizione ambigua nei confronti della campagna vaccinale. Posti esauriti anche nelle terapie intensive e già dalla settimana scorsa alcuni paesi dell'Ue, tra i quali Polonia e Ungheria, si sono mossi per accogliere i casi più gravi. La buona notizia è che, secondo l'infettivologo Octavian Jurma, nell'ultimo fine settimana la percentuale di vaccinati ha superato quelle degli infetti, come ripreso anche dal responsabile della campagna vaccinale, Valeriu Ghoerghita, in una conferenza stampa: "Nelle ultime 72 ore - ha dichiarato Gheorghita alla stampa - sono state somministrate 360 mila dosi, oltre 260 mila persone hanno ricevuto la prima".
Ed nuovo record di contagi e decessi a causa del coronavirus anhe in Bulgaria, dove continuano comunque le proteste per le restrizioni i introdotte nel tentativo di arginare la pandemia, fra cui l'obbligo di Green Pass per accedere ad alcuni luoghi pubblici al chiuso. Sono quindi 5.863 i nuovi contagi registrati nelle ultime 24 ore mentre i decessi sono 243, riferisce il Guardian citando dati ufficiali.
Guardando alla situazione della Slovenia c, anche qui ontinua a crescere la curva dei contagi, con il 34% dei tamponi effettuati nelle ultime 24 ore risultati positivi al covid-19, e 11 pazienti deceduti. Si tratta della terza percentuale più alta registrata dalle prime rilevazioni di marzo 2020, e il record negativo risale proprio a un anno fa esatto, quando la percentuale di tamponi positivi superò il 36%. La media dei casi confermati a 7 giorni è 1722, mentre l'incidenza a due settimane per 100.000 abitanti è 898. A causa del deterioramento della situazione epidemiologica, nei prossimi giorni verranno intensificati i controlli sull'attuazione e il rispetto della condizione Gvt (guarito, vaccinato, testato, in sloveno PCT) nel trasporto pubblico. Negli ospedali sloveni al momento sono ricoverati 493 pazienti, 18 in più rispetto alla giornata precedente. Di questi, 127 hanno necessità di cure in terapia intensiva. Secondo i dati dell'Istituto nazionale per la salute pubblica (Nijz), le persone vaccinate con una dose sono il 56% dell'intera popolazione, mentre hanno completato il ciclo vaccinale 1.111.824 persone, pari al 52,7%. Andando infine alla situazione in assoluto più critica per numeri d’Europa, Il Regno Unito, si vede un nuovo, piccolo segnale positivo nella conta dei casi quotidiani di Covid, indicati a 36.567 (oltre 3.000 meno di ieri): per il secondo giorno di fila sotto quota 40.000 dopo quasi due settimane al di là di questa soglia. In ulteriore calo pure i decessi, scesi a 38 contro 72 di ieri, ma alleggeriti dal consueto ritardo statistico di parte dei dati relativi al weekend che tendono poi ad appesantire il bilancio fra il martedì e il giovedì. Mentre resta al momento stabile il totale dei ricoveri in ospedale (a 8.238, contro i picchi di 39.000 delle ondate dei mesi scorsi), grazie all'effetto barriera attribuito al doppio vaccino somministrato finora nel Paese all'80% della popolazione sopra i 12 anni.

Rodolfo Ricci

( 26 ottobre 2021 )

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