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Campagna #GoTransparent, anche Armani nel mirino

Questa volta nel mirino c’è’anche Armani: 70mila persone chiedono ai principali marchi di abbigliamento e rivenditori a fare della trasparenza parte delle risoluzioni del loro anno nuovo e a rivelare pubblicamente le fabbriche che producono i loro vestiti. Per tutto il mese di gennaio, nelle principali città europee, gli attivisti consegneranno delle scatole dorate con le firme indirizzate alla prestigiosa griffe, ma anche al marchio britannico Primark, ai brand americani Urban Outfitters e Forever 21 e al colosso della grande distribuzione Walmart.

Le scatole dorate sono il culmine della campagna globale #GoTransparent, guidata da Human Rights Watch, Clean Clothes Campaign e International Labour Rights Forum. La campagna ha lanciato uno standard minimo di trasparenza globale per il settore dell'abbigliamento - la "Garanzia di trasparenza della catena di fornitura di abbigliamento e calzature" e ha convinto diciassette marchi ad impegnarsi a pubblicare informazioni sulle fabbriche da cui provengono, compresi gli indirizzi e il numero di lavoratori.

La campagna #GoTransparent ha preso di mira in particolare i suddetti cinque marchi, perché sono considerati tra i più riservati circa i dati della loro catena di approvvigionamento e che si sono rifiutati di firmare l’impegno a rendere più trasparenti le catene di fornitura. "Qualsiasi marchio che si rifiuta di condividere informazioni sulla propria catena di fornitura dovrebbe essere un’enorme bandiera rossa per i consumatori”, dichiara Ben Vanpeperstraete della Clean Clothes Campaign. “Cosa nascondono questi marchi? Sono in grado di dire da dove escono i loro vestiti? Se i marchi stanno adottando le misure necessarie per prevenire abusi nei confronti dei lavoratori nelle loro catene di approvvigionamento, - conclude - allora dovrebbero desiderare di condividere informazioni dettagliate sulle fabbriche e sugli operai che fanno i loro vestiti con il pubblico”.

(Articolo completo domani su Conquiste Tabloid)

( 9 gennaio 2018 )

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