Venerdì 22 novembre 2024, ore 17:33

Bruxelles 

Biocarburanti: Italia chiede tempo, l’Ue non chiude le porte 

Il sigillo finale è arrivato. Non all'unanimità, e senza l'Italia. Ma tanto basta all'Europa per tracciare la via per la mobilità a zero emissioni da raggiungere dal 2035, salvando comunque i motori termici. Nel D-day sulle automobili 'green', Berlino porta a casa il bottino sui tanto invocati e-fuels, mentre Roma si astiene dal ratificare l'accordo che lascia fuori i biocarburanti. Una contesa che, nelle parole del ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto, Roma è pronta a tenere viva. "Abbiamo avuto una discussione con il ministro italiano sui biocarburanti e il tema è stato sollevato nei giorni scorsi, ma la nostra intenzione durante tutto il percorso era di non riaprire l'accordo negoziato, bensì di dare le rassicurazioni necessarie per permettere che il voto andasse a buon fine", ha detto la commissaria Ue all'Energia, Kadri Simson, commentando le richieste dell'Italia di inserire i biofuels nell'accordo sullo stop ai motori termici dal 2035.

"Ci aspettiamo che il dibattito con i Paesi membri sull'implementazione accordo continui, la Commissione agirà nel pieno rispetto del mandato legislativo". La neutralità tecnologica dei bio-fuels è cruciale per l'automotive italiano, che Bruxelles vedrà tornare in auge quando, in autunno, sarà chiamata a presentare come promesso il regolamento per i carburanti sintetici. Uno dei tanti fronti caldi sul campo dell'energia, al quale si affianca anche la sfida appena agli albori sul nucleare: Parigi preme per i finanziamenti sui piccoli reattori modulari e le prime linee guida Ue sembrano essere ormai all'orizzonte. "L'elettrico è l'autostrada ma serve gradualità", ha sottolineato il ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto, ribadendo a Zapping su Radio Uno, la posizione dell'Italia sulla trattiva in Europa sul futuro dell'auto.

"Non mi pare» che abbiamo perso la battaglia, ha detto. Credo che l'Italia potrà essere un grande produttore di carburante sintetico, perchè stiamo investendo molto anche sull'idrogeno", ha spiegato. Il governo però ha chiesto anche di fare una valutazione sul bilanciamento dei biocarburanti, dove l'Italia è l'unico produttore. La valutazione a livello europeo è stata: biocarburanti in questo momento no - ha proseguito. "Noi non siamo soddisfatti per il modo in cui è stata gestita. Siamo contenti che c'è il motore endotermico, ci sta bene l'efuel perché potremo diventare uno dei più grandi produttori, vista anche la nostra posizione geografica. Non siamo soddisfatti del fatto che non si sia dato un pò più di tempo per fare una valutazione sul bilanciamento anche dei biocarburanti".

Un salvataggio in extremis dei motori termici comunque apprezzato dal governo italiano, ha fatto sapere Pichetto, ma non ancora sufficiente per dare speranze anche ai biocarburanti. Da qui la decisione di Roma di astenersi, insieme a Bulgaria e Romania, senza però fare muro votando contro la ratifica finale come fatto in ultima istanza solamente dalla Polonia.

Rodolfo Ricci

( 29 marzo 2023 )

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